Appunti maturità

Per tutti coloro che stanno facendo la maturità, segnalo un interessante pagina dove trovare un po’ di appunti da scaricare in fromato audio: si può provare il ripasso in notturna, come nei film, mentre dormi.

Nuovi OGM

Una notizia Ansa fresca fresca: in Israele un gruppo di ricercatori hanno messo a punto dei pomodori geneticamente mdificati alla rosa o al limone. I volontari che li hanno assaggiati dicono che sanno di rosa, geranio o citronella.

Se un domani dovessi aver voglia del sapore di pomodoro dovrò mangiare dei limoni, dei gerani o della citronella?

La quattro stagioni sarà floreale: gerani, mozzarella, prosciutto, funghi e carciofini.

Internet è una cosa meravigliosa

Grazie ad internet ed alla banda larga, anche se sono chiuso in casa a preparare gli esami (per questo non scrivo sul blog, ma tornerò dopo l’undici luglio) ho potuto vedere le mie nuove cuginette grazie al Blog di mio zio e a Flickr e vedere subito un video girato dal paparino e messo subito su Youtube.

Mi sento più vicino a casa

Gli Ideali e la pubblicità

Questa mattina ero in stazione a Bologna pronto per tornare a casa. Faccio il biglietto, compro due riviste e vado verso i binari. Binario 1: 50 forse 100 manifestanti con bandiere rosse. Ecco: vanno a Roma a manifestare contro Bush. Va bene, non condivido questa manifestazione, ma loro hanno il diritto d’andarci ed esprimere le loro idee.

Partono le dichiarazioni dal megafono. Mentre passo non posso non ascoltare (tra parentesi il mio flusso di pensiero): “Dire no a Bush e al suo terrorismo (OK), dire di no a Prodi (In che senso?) per un ritiro immediato di tutte le nostre truppe dall’Iraq e dall’Afghanistan (Non sono convinto) contro Israele per la causa palestinese e l’intifada (Non sono convinto) contro i soldati in Libano e le violenze dello stato (Non ascoltare.. non ascoltare)”.

In treno rifletto a che cosa mi abbia fatto irritare di alcuni appelli che avevo sentito. Ecco: l’ideale politico sopra la realtà. Gli ideali sono importanti, sacri, posso battermi per i miei ideali, ma se diventano vuoti e la realtà è aliena al mio pensiero c’è qualcosa che non va.

La ragione di stato sulla realtà, l’ideale politico prima del mondo, è questo quello che mi ha indispettito. Penso che il nostro metro siano il mondo e la realtà che ci circonda: ero contrario alla guerra in Iraq e in Afghanistan, (“ero” nel senso che non volevo iniziassero), ma adesso mi sembrerebbe criminale ritirare le truppe, qualcosa del tipo: “scusate se abbiamo fatto un macello, al casino penasteci voi. Ciao!”. Mi hanno insegnato che se crei un problema lo risolvi, o almeno ci provi, non ti giri e guardi da un’altra parte pensando “non vedo il problema: si dev’essere risolto”.

Penso sia malsano modellare la realtà in base ai propri valori, senza fermarsi a pensare, senza cercare di capire, andando avanti con un para occhi: anche perchè in questo modo è il valore stesso a rimetterci, a perdere di significato, come nella pubblicità.

In che senso? Paragoniamo i valori alla pubblicità e la realtà ai prodotti. Io posso fare una bella pubblicità, e, per un breve periodo, posso convincere delle persone che ho ragione, che quello che sto dicendo è vero, ma se il prodotto poi si rivela scarso, non c’è pubblicità che tenga. E questo può spiegare la delusione e la repulsione/distacco dalla politica: anni di bella pubblicità, ma un prodotto di bassissimo valore: consumatore perso.

Si contano sulle dita di un falegname distratto i successi di prodotti scarsi con una buona pubblicità: dietro un successo non c’è solo una pubblicità efficace, ma deve esserci anche un prodotto vero e di qualità

I problemi d’Italia

Dopo lunghe consultazioni, il senato ha trovato quale sia il vero problema d’Italia: la mancanza di gelato alla buvette.

Una protesta guidata da Rocco Buttiglione, che riesce a mettere d’accordo sinistra e destra.

Dopo aver ottenuto un corso per sommelier e le settimane gastronomiche regionali, i poveri senatori cercano sollievo ad una vita fatta di problemi ed angosce, dove si cercano le soluzioni per arrivare a fine mese.

Operatori di Telefonia

Una notizia che mi ero perso e alla quale non è stato dato molto spazio: nasce una nuova compagnia telefonica, COOP Voce.

La Coop si butta nel mercato della telefonia, qui il sito con i dettagli

La Città Proibita

Questa sera sono andato a vedere l’ultimo film di Zhang Yimou (Hero, La foresta dei Pugnali volanti): “La città proibita.”

Bello: fotografia e immagini stupende. Una storia inizialmente confusa che si risolve in un grande epilogo che unisce tutti gli elementi della storia: un elastico che si tende piano piano fino a spezzarsi con un sonoro schiocco

Memoria corta e faccia di bronzo

Questa sera c’è stata la discussione sul caso Visco/Schioppa-Speciale. La destra ha chiesto chiarimenti in senato e li ha ottenuti. Peccato che non appena il ministro ha iniziato a parlare siano scoppiate le proteste (bravissimo Marini che ricorda l’importanza della sede in cui questi pagliacci si trovano): insomma a questi personaggi non interessa sapere che cosa sia successo, solo fare confusione e gettare fango.

Sono disgustato: poltici che s’inventano accuse, che si dimenticano di avere fatto le stesse cose:

  1. Cambio dei vertici della finanza, Tremonti 2001;
  2. Berlusconi, battutto alle politiche 17-5 dopo 4 anni di governo che non si dimette, ma che adesso dopo aver vinto in alcuni capiluogo chiede un nuove elezioni, dopo un anno di governo;
  3. Berlusconi chiede le dimissioni di Visco, perchè indagato, proprio lui che non si è mai dimesso e non si è mai dimesso nessuno dei suoi ministri, non solo indagati ma condannati in via definitiva;

Ci vuole una bella faccia di bronzo e sperare che gli italiani abbiano una buona memoria, ma ne dubito.

La nuova politica

Grazie ai vari blog che frequento posso tenermi informato su quello che accade a casa a Desenzano mentre sono a Bologna a studiare. Grazie a Daniel, Giulio, Vladimiro e Fabio vedo quello che accade.

E’ interessante soprattutto nel periodo delle elezioni. Su questo post di Daniel possiamo vedere come la bugia sia diventata la nuova strategia comunicativa soprattutto di una certa area politica. Sono contrario a qualunque menzogna mediatica: le informazioni devono essere corrette e complete.

Da alcuni anni siamo davanti ad una campagna diffamatoria verso la sinistra, vedi il caso Marini-Telecom, rivelatosi una calunnia, vedi la commissione Mitrokin del sig. Guzzanti, che non ha portato a nulla, vedi il buco di Tremonti, che non è mai stato trovato, vedi le intercettazioni di Fassino, ci sono, ma non dicono nulla, vedi le foto di Sircana, c’è un trans ma niente di più, vedi l’ultimo caso Visco-Speciale, vedi oggi i conti segreti ipotetici di Dalema.

La creazione di notizie serve a nascondere le vere sentenze: molti dei politici di destra sono infatti condannati in via definitiva: Forza Italia ( 29), Alleanza nazionale (14), Udc (10), Lega Nord (8), Movimento per l’autonomia (1), Dc (1), Psi (1), Gruppo Misto (1: Andreotti). Centrodestra: 65. Il centrosinistra a quota 17, non è certo fatto di santi :Margherita (6), Ds (6), Udeur (2), Rifondazione comunista (2), Rosa nel pugno (1). Una notevole differenza per quantità e qualità dei reati.

Si calunnia perchè è l’unica strategia possibile, per giustificarsi e, per rendersi credibili, si creano notizie dal nulla. E’ deprimente vedere la poltica, che per me dovrebbe essere al servizio dello stato e del cittadino (secondo idee e visioni diverse, guai a essere tutti uguali), ridursi a un teatrino di scimme che tirano gli escrementi.

Aristotele e il linguaggio

“L’uomo è tale solo attraverso il linguaggio, ma per inventare il linguaggio egli doveva già essere uomo” W. von Humboldt.

Gli uomini non usano il linguaggio, vivono il linguaggio. Il linguaggio non è uno strumento: uno strumento è un oggetto che un soggetto usa e l’uso ha un inizio ed una fine; inoltre esiste una volontà e una pianificazione, una scelta per l’utilizzo dell’oggetto. L’uomo non sceglie il linguaggio: dal momento in cui inizia a parlare non è più libero di fare a meno del linguaggio. Il tacere non è un riporre, un mettere da parte il linguaggio Il silenzio è una scelta interna del linguaggio: tace solo chi, potendo parlare, scegli il silenzio come modo di parlare.
L’uomo è linguaggio: il parlare è il respirare dell’animo umano.
Il parlare non è tanto un’attività biologica specie-specifica, ma un’attività che, a partire dal momento in cui sorge, riorganizza e rende specifiche tutte le attività cognitive umane.

Questo è una rielaborazione, un sunto delle prime tre pagine del testo “Aristotele e il linguaggio”, di Franco Lo Piparo (Editori Laterza, € 24), uno dei miei testi d’esame per Storia della Semiotica. Era troppo intrigante per non condividerlo con voi.