Emergenza Rifiuti
Penso che sia giusto auspicare il meglio, cercare le scelte più ragionevoli, ma bisogna fare anche i conti con la realtà. Prendiamo ad esempio i consigli di Beppe Grillo su cosa fare con i rifiuti: fondamentalmente si basa sul principio del riciclo e della raccolta differenziata. Come non condividere? Oltretutto faccio anche io la raccolta differenziata.
Peccato che esista anche una realtà con cui fare i conti: non è da una settimana che esiste l’emergenza rifiuti in Campania, ma è un decennio. A fronte dell’incapacità delle persone di autoregolarsi penso sia giusto che sia il governo a porre dei limiti o delle soluzioni, magari non le migliori possibili, ma che risolvano il problema (vedi termovalorizzatori o riaperture delle discariche).
Penso qui, a Bologna, a quello che a fatto Cofferati (che approvo) sia un ottimo esempio. A fronte del lerciume e dei disagi provocati dai molti universitari durante durante la notte cosa ha fatto?
1) Ha avvisato (Ragazzi, datevi una regolata, a Bologna c’è anche gente che lavora e la notte vuole dormire);
2) Ha aspettato;
3) Di fronte alla mancanza di responsabilità ha agito (divieto di vendita di bottiglie di birra dopo le 9, divieto di autorizzazione a manifestazioni come la street parade);
4) Chi si divertiva prima, senza sporcare e fare baccano, continua, gli altri si adeguano;
Oppressore? Mi sembra il comportamento di un genitore coscienzioso: ti avvisa, controlla, se non ti regoli da solo è lui che ti mette dei paletti. Poi spera che tu cresca…
Auspichiamo che la Campania (che fa solo il 10% di raccolta differenziata) impari da questa situazione, ma, nel frattempo, si passi al piano B, forse non il “più pulito” o il “più efficace”, ma l’unico che ci possiamo permettere per uscire da questa drammatica situazione.
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