Le parole del papa dal Brasile



Questo post ha piu' di sei mesi. Le informazioni contenute potrebbero non essere aggiornate: ultima modifica: 3.09.11

Parlo molto del papa e della religione perchè penso che questa sia un elemento importante nella vita dell’uomo; mi piace confrontarmi con chi ha una diversa visione del mondo e, se posso, ragionare insieme per vedere se ci sono punti di contatto o sbavature nei ragionamenti che sosteniamo. Inoltre adoro la comunicazione e il papa è una figura importantissima e i suoi discorsi sono calcolati e le parole pesate con precisione: analizzarle e discuterne è per me fonte di gioia.

  • la scomunica dei politici: come ho già ripetuto in numersi post, ritengo sia sbagliato: è giusto scomunicare i cattolici che praticano l’aborto, non coloro che approvano una legge. Non tutti sono cattolici e non tutti devono sottostare alla dottrina cattolica.
  • fallimento del marxismo e del capitalismo: in Brasile il presidente è di sinistra, in Venezuela lo stesso: dici ai cittadini che hanno votato male e che le politiche che hanno votato sono un fallimento.
  • la chiesa non fa politica: il commento ideale sarebbe volgare, ma mi terrò sul leggero: è una panzana. La politica è la vita dell’uomo, e, volendo restringere il campo, il suo rapporto con le leggi e con lo stato: la chiesa e i preti hanno sempre dato indicazioni di voto (vedi referendum sulle staminali), minacciato di scomunica alcuni politici, deplorato leggi: se questa non è politica.
  • la bontà dell’evangelizzazione del continente: citiamo la frase intera: “L’annuncio di Gesù e del suo Vangelo non comportò, in nessun momento, un’alienazione delle culture precolombiane, né fu un’imposizione di una cultura straniera”. Questa è una martellata sulle dita: è come andare in un campo di concentramento e dire “su con il morale, non è morto nessuno”. Il continente sudamericano è stato evangelizzato con la spada, le popolazioni sono state sterminate con l’accusa di adorare falsi idoli e falsi dei, in una bolla papale gli indigeni vennero messi sullo stesso piano degli animali, in modo da rendere senza peccato il loro sfruttamento ed il loro omicidio.

Valutando il discorso possiamo vedere come sia indirizzato ai cattolici e questo, dal punto di vista comunciativo è un errore: il Brasile sta perdendo credenti, quindi l’obbiettivo sarà aumentare la base di consenso facendo nuovi proseliti. Un discorso come questo infatti è rivolto a fidelizzare i clienti, cioè esalta chi è già convinto, ma allo stesso tempo, allontana gli indecisi e gli scettici in quanto troppo dicotomico come contenuti: o sei con noi e contro di noi, ed un cliente reagisce male ad una campagna troppo aggressiva.

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