Fondamenti di logica per Grillini



Questo post ha piu' di sei mesi. Le informazioni contenute potrebbero non essere aggiornate: ultima modifica: 29.01.14

Quando all’università ho scelto logica come esame opzionale da 5CFU non avrei mai pensato che di esami ne avrei fatti due. Devo dire che però, nel tempo, si è rivelata una materia utilissima per diverse ragioni e credo che il suo studio andrebbe diffuso, soprattutto tra le persone del movimento 5 stelle

Abbiamo infatti tutti un amico, un ex-amico o un conoscente del M5S che impesta le nostre bacheche su Facebook con i suoi status e che commenta in maniera discutibile i nostri update. 

Tuttavia il momento migliore è il seguente

Io: tizio del m5s ha detto una vaccata

Stellino: allora vuoi dire che il PD, PDL, PD-L  $partito etc. sono meglio? Eh? Bravo, fatti fregare da loro.

Seguono alcuni SVEGLIAAAA!!111! e SEI KASTAAA!!!!11!! più eventuali link a beppegrillo.it, signoraggio.it, nonvoglionofartisapereche.com veresciechimike.net, segreticensuratieppuresonoonline.com, complotto.bilderberg.org e altre fonti di dubbia validità.

Adesso vedremo perché le affermazioni del grillino sono inconsistenti da un punto di vista logico e per fare questo ci addentreremo un minimo all’interno dei fondamenti di logica e in particolare nei sillogismi 1.

Fondamenti di logica

Se al liceo hai fatto filosofia, alla parola sillogismo o inferenza una lampadina dovrebbe accendersi. Magari riecheggiano quando in terza/quarta liceo durante l’ora di filosofia il professore diceva “Barbara, Celarent, Dario…” o “Tutti gli uomini sono mortali, Socrate è uomo, Socrate è mortale”. Bene partiamo proprio da qui, da Socrate 2.

In questo caso la formula è la seguente

A —> B (regola: se A allora B)

A (dico A)

B (allora B)

Semplice no?

Se piove non esco (Se A allora B)

Piove (A)

Non esco (B)

Corretto: questo si chiama modus ponens. Il meccanismo sembra banale, ma vediamo di complicare un po’ le cose introducendo la negazione (simbolo ¬) e il modus tollens.

A —> B

¬ B

¬ A

Anche questo è semplice no? Se ho detto che esiste una relazione tra A e B, se nego B posso risalire questa relazione! Torniamo alla pioggia:

Se piove non esco (Se A allora B)

Esco (¬B)

Non piove (¬A)

Chiaro anche questo no? Allora sarà giusta anche la seguente, dopotutto ho detto che esiste una relazione tra A e B:

 A—> B (se A allora B)

¬A (non A)

¬B (non B)

Corretto?  NO!  Nella premessa iniziale, nella regola, non c’è nulla che mi dica che posso ricavare una relazione negativa che preveda che  ¬A —> ¬B! Io sono a conoscenza del solo fatto che se A —> B e che in base a questo al massimo ¬B —> ¬A.

Ma a questo punto, se la negazione non vale, possiamo farlo in positivo?

 Se Manca la benzina l’auto non parte

L’auto non parte

Manca la benzina

Corretto? NO!  In questo caso siamo davanti alla fallacia dell’affermazione del conseguente: anche se appare vera la conclusione, a livello intuitivo, non è logicamente valida.

Questa serie di regole non ci dice nulla sulla reale verità di queste frasi 3, ma solo sulla validità in cui costruiamo i ragionamenti. Facciamo un esempio.

Tutti gli uomini sono sassi

Piero è uomo

Piero è un sasso

Corretto? Logicamente sì, è valido: ho una regola iniziale (se A allora B), una affermazione (A) e una conseguenza (B). Il concetto di verità di un predicato è un tema affascinante che non è esattamente banale e che purtroppo oggi non ci interessa 4.

Di conseguenza cosa posso dire se ho una regola del tipo A—> B? O A, B, o ¬B, ¬A. Basta. Qualunque C, D, E, F non hanno senso e validità in quanto non presenti nella regola iniziale.

Il grillino senza logica

Riprendiamo lo scambio iniziale

Io:  A

Grillino: Allora vuoi dire che C, D etc. etc.

Da un punto di vista logico potete vedere subito come quello che il grillino afferma è completamente privo di ogni validità dal momento che da una singola frase ricava elementi non contenuti 5.

Siamo ancora a un livello precedente rispetto a quelli elencati, al singolo predicato senza regola.

Per cui

Io: tizio è un imbecille

Grillino: allora vuoi dire che Caio è meglio [$casta, $complotto $banche etc.]

Io: no, voglio dire che tizio è un imbecille

Per cui, ogni volta che un Grillino inizierà a tempestarvi di “allora vuoi dire *” la risposta sarà “No, vai a studiare logica”.

Se poi volete andare oltre questo breve introduzione ai fondamenti di logica, consiglio di leggere le fallacie retoriche per capire perché la maggior parte delle argomentazioni e dichiarazioni grillino sono inconsistenti.

Featured image:Photo by wadem – http://flic.kr/p/5hb8RQ

Note:

  1. Questa è una introduzione per cui sacrifico un minimo di precisione e approfondimento in favore di una maggior comprensione. Niente FBF, predicati complessi, tabelle di verità etc.
  2. Se volete approfondire deduzione, induzione e abduzione ne ho parlato qui
  3. In realtà non sono frasi ma sono proposizioni: una proposizione è ogni espressione linguistica per la quale ha senso chiedersi se è vera o falsa
  4. È un tema che coinvolge logica, semantica ed epistemologia poiché la verità di un predicato può essere osservato da diversi punti di vista
  5. L’introduzione alla logica serve proprio per far capire che non è possibile fare inferenze a caso
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