Gay Pride 2008



Questo post ha piu' di sei mesi. Le informazioni contenute potrebbero non essere aggiornate: ultima modifica: 3.09.11

Ieri si è svolto in un clima festoso e sereno il Gay Pride 2008 a Bologna, un meraviglioso evento fatto di musica, colori e persone. Dato che la manifestazione si trovava a Bologna sono andato anche io ed è stato molto divertente e formativo e dalla giornata nascono diverse considerazioni:

1) siamo tutti uguali ma bisogna farlo vedere; penso che sia importante dare visibilità al movimento gay dato il clima omofobico che si respira in Italia. Il clima puà cambiare solo se la gente percepisce l’omosessualità come qualcosa di normale e non, come adesso, come innaturale; questo cambiamento è possibile solo se le persone si abituano a vedere coppie gay e lesbiche in giro per le proprie città, così come lo è stato per ogni fenomeno di diversità che è emerso nel tempo: la prima volta che si vede un bacio tra due uomini può disturbare, la seconda meno, alla terza pensi “e allora?”;

2) cultura vs natura: l’omosessualità è naturale. La chiesa, la morale, l’etica sono costruzioni culturali che posono essere socialmente condivise, ma che non hanno nualla a che vedere con la natura, intesa come vocazione primaria dell’uomo e sviluppata su base genetica. In natura l’omosessualità esiste, così come la sessualità, e l’unica cosa veramente innaturale sono il celibato e la castità. Una persona può pensare che queste due siano scelte corrette, non lo nego, ma non le spacci come “naturali”.

3) dal punto di vista economico il gay pride è una risorsa per la città; ieri Bologna era piena di persone e con il caldo ha fatto la fortuna dei commmercianti che vendevano acqua, gelati bibite. Per non parlare di albergatori, ristornati e settore trasporti. Roma ha perso un ottima occasione, ma meglio così, Bologna la preferisco.

4) i diritti sono per tutti: indipendentemente da religione, orientamento sessuale, razza, colore, credo ci sono dei diritti che devono essere garantiti. Che tu non condivida uno stile di vita o meno è un problema tuo, non ti stiamo chiedendo di diventare gay o di colore, semplicemente di dare ad altri gli stessi diritti di cui tu già stai godendo. E’ lo stesso motivo per cui io sono favorevole all’aborto, personalmente non la condivido, ma penso sia giusto fare in modo che ognuno possa scegliere: sono andato al Gaypride perchè anche se etero voglio che altre persone possano godere dei miei stessi diritti

5) Forse tendo ad esagerare, ma penso che un politico non possa essere religioso. L’uomo è religioso, una persona che si occupa (o che si dovrebbe occupare) di una comunità eterogenea non può limitarsi ai suoi valori personali. Secondo il suo pensiero e la sua visione cercherà le soluzioni che ritiene più opportune, ma senza discriminare o lasciare in un angolo parti della popolazione.

Per finire alcune foto: altre sono su facebook e flickr (le altre arrivano a luglio che ho finito lo spazio mensile)

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