Il mio tatuaggio



Questo post ha piu' di sei mesi. Le informazioni contenute potrebbero non essere aggiornate: ultima modifica: 3.09.11


In molti mi stanno chiedendo il significato del tatuaggio che mi sono fatto sulla schiena. Poichè la spiegazione è lunga ho deciso di dedicarci un post: nel mio tatuaggio troviamo Yin – Yang, Taosimo, Confucianesimo, I-Ching, Mei Hua, Wu hsing (cinque elementi) e la semiotica con il suo/mio concetto di comunicazione (che non sarà trattata lungamente, solo in accenni).

Partiamo dal centro

Parte centrale del tatuaggio è il T’ai Chi Tu, la rappresentazione del principio supremo (Tai Chi). In questo caso vediamo come questo rappresenti la teoria Yang (Bianco) – Yin (Nero), dove si concepisce la realtà come composta da elementi contrapposti e complementari: luce – ombra, maschile – femminile, esterno – interno, caldo – freddo, positivo – negativo, alto – basso….(una sorta di visone pari a quella della semiotica strutturale). Quella sulla mia schiena è solo una delle rappresentazioni possibili. Normalmente la parte bianca è posta a sinistra e quella nera a destra: il sole infatti sorge ad est e tramonta ad ovest. Le due componenti principali sono in equilibrio avendo pari superficie: la suddivisione in S delle due parti fa sì che il perimetro della parte Yang e della parte Yin siano equivalenti al perimetro dell’intera circonferenza

Bianco e nero, ma non solo: il disegno è composto da quattro elementi: Grande Yang, Grande Yin, Piccolo Yang e Piccolo Yin. Queste parti ricordano che gli assoluti non esistono, ma ogni componente ha in se il germe del suo opposto: il massimo dello Yang genera Yin e viceversa: ogni elemento non è mai definito ed è sempre relativo: un uomo è yang rispetto ad una donna, ma è yin rispetto ad una persona più anziana: l’assoluto non esiste, esiste una visione sotto qualche rispetto (come Peirce afferma che cogliamo solo aspetti particolari di ogni cosa). In questa rappresentazione vediamo le due componenti ferme, ma in realtà sarebbe più corretto immaginarle come liquide, come due fluidi che si mescolano pur mantenendo le proprie caratteristiche. L’unica elemento immutabile è il cambiamento stesso rappresentato dalla circonferenza: la stasi non esiste, l’evoluzione è continua (e qui andiamo nella semiotica interpretativa e generativa).

Normalmente Yang a sinistra e Yin a destra, ma sulla mia schiena sono orizzontali: rappresentano il Taoismo. Il Taoismo s’identifica con la natura e con la “via”, Tao. Definire cosa sia il Tao è impossibile: “Il Tao che si esprime con le parole non è il vero Tao” parole di Lao Tzu, il Tao è un principio sopra la morale che è insito nella natura: inotre il tao è vuoto, privo di elementi che ci permettono di definirlo, ma questo suo essere indefinito gli permette di generare ogni cosa (come la sostanza di Hjelmslev). Bisogna agire in accordo con la natura, non in maniera forzata o innaturale. Il Taoista dovrebbe conservare la semplicità e l’innocenza infantile e crede che la morbidezza prevalga sulla durezza. Nelle arti marziali questo si traduce con: “Un buon guerriero non è bellicoso, un buon vincitore non da battaglia, un buon comandante è un uomo umile”

Seguire il Tao nella vita in accordo con la natura e seguire il Tao nella società: il Confucianesimo. Rettitudine, rispetto delle regole e degli altri: si agisce perchè è giusto fare le cose, non perchè ci si aspetta una ricompensa o un vantaggio; non fare agli latri quello che non vorresti venisse fatto a te, fai agli altri quelo che vorresti venisse fatto a te. Uno degli aspetti che più interessanti è che, per il Confucianesimo, perchè riusciamo nelle nostre imprese è necessario l’aiuto del Cielo che però è fuori dal nostro controllo. Dato che non possiamo controllarlo è inutile preoccuparsi del successo o dell’insuccesso: dobbiamo solo impegnarci a fondo in quello che facciamo.

Intorno al T’ai Chi Tu troviamo i cinque petali del Mai Hua, il fiore di prugno. I cinque petali rappresentano i cinque elementi della tradizione cinese, i cinque continenti, i cinque popoli, i cinque archi del corpo (mano sx – mano dx, gamba dx – gamba sx, mano sx – gamba sx, mano dx – gamba dx, colonna vertebrale). Il fiore di prugno è un albero umile, che non si cura delle altre piante. Rimane in attesa durante l’inverno ed è il primo a sbocciare, ma solo per poco: i suoi fiori quando si staccano girano vorticosamente portati dal vento, ma cadono in piedi, in perfetto equilibrio. Il praticante di mei hua non si oppone al suo avversario, schiva la sua forza e rimane sempre in equilibrio, sia fisicamente che moralmente.

Intorno al disegno centrale troviamo una componente gli otto trigrammi, i pa kua. Immaginiamo Yang come 1 e Yin come 0: inizialmente ho solo due valori, 1 – 0, sì – no. Se li unisco posso avere quattro combinazioni 11 – 10 – 01 – 00, assolutamente sì – più sì che no – più no che sì – assolutamente no (vengono definite come le 4 immagini e come 4 stagioni). Aggiungendo un altro valore posso avere 8 possibili combinazioni e se sostituisco 1 con una linea continua e 0 con una linea spezzata ottengo gli otto trigrammi. Partendo dalla parte in alto a destra del mio tatuaggio abbiamo: cielo, vento, fuoco, montagna, terra, tuono, acqua, lago. Se unisco tra di loro i trigrammi ottengo gli esagrammi alla base dell’I Ching, il libro delle mutazioni, 64 esagrammi per descrivere qualunque situazione possibile in una concezione della storia ciclica, nella concezione che molte risposte che cerchiamo sono già in noi: abbiamo solo bisogno di accettarle. anche gli esagrammi sono in continuo mutamento in accordo con la natura

Infine all’esterno troviamo i cinque elementi: in alto il fuoco, il mio elemento, che è collegato all’organo più importante, il cuore; secondo la concezione cinese il cuore è molto più importante del cervello dato che il corpo può esistere senza cervello, ma senza cuore no. Come emozione è la gioia. A destra troviamo la terra, in basso a destra il metallo, in basso a sinistra l’acqua ed infine il legno. Gli elementi si generano e si distruggono vicendevolmente: il fuoco bruciando genera la terra attraverso la cenere, la terra al suo interno crea il metallo, il metallo attraverso la condensa produce acqua, l’acqua attraverso l’irrigazione genera il legno ed il legno bruciando genera il fuoco. Però il fuoco può distruggere il metallo fondendolo, il metallo può tagliare le piante, le piante possono coprire la terra e privandole dei nutrienti, la terra può bloccare l’acqua come una diga e l’acqua può spegnere il fuoco. Questi cinque elementi però non devono essere collegati agli elementi “fisici”, sono delle idee astratte che si collegano a questi elementi per delle somiglianze, non per una totale corrispondenza. L’uomo è considerato come composto da tutti questi elementi come un micro ed un macrocosmo al tempo stesso.

Questi vari elementi rappresentano la mia concezione della vita, delle arti marziali e della comunicazione: direi che sono la mia spiritualità.

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