La7 e YouTube, Charnov e gli Informivori



Questo post ha piu' di sei mesi. Le informazioni contenute potrebbero non essere aggiornate: ultima modifica: 26.05.12

La7 ha stretto un accordo con Google per la pubblicazione di programmi su YouTube (leggi la notizia su PI): attraverso il foraging, possiamo fare un’analisi di questa operazione e vedere se è strategicamente corretta? Secondo me possiamo dire qualcosa di sensato.

Partiamo dall’assunto che ci sono quattro fattori in gioco:

  • Ambiente (il mondo online)
  • Predatori (informivori)
  • Prede (contenuti)
  • Comportamenti

Youtube rappresenta una patch (possiamo tradurre con oasi o riserva) che può essere un terreno ottimale per gli informivori: a prima vista sembra essere quindi un’ottima idea quella di andare a posizionare le proprie prede in questa patch (scopo dell’azienda è infatti essere “predata” dei propri contenuti ed aumentare in questo modo le vendite).

Esistono però due problemi principali:

  • Ambientali: possono avvenire cambiamenti all’interno dell’ambiente tali da modificare i comportamenti dei predatori ; inoltre una patch proprietaria rappresenta un potenziale rischio dal momento che l’owner può limitare in un secondo momento l’accesso alle prede.
  • Comportamentali: le abitudini e i comportamenti dei predatori non sono fissi e subiscono variazioni nel corso della vita; inoltre gli animali non sono immobili, ma tendono a muoversi frequentemente: qualora non dovesse più essere vantaggioso nutrirsi ad un patch gli informivori si spostano. Merito del teorema marginale di Charnov.

Cosa dice il teorema del guadagno marginale di Charnov? Molto in breve questo afferma che è conveniente lasciare una patch quando g (within-patch gain) è tangente ad R (average gain rate). Molto semplicemente: un animale passa del tempo alla ricerca di cibo (tB) e una volta incontrata un’oasi si dovrà fermare in quel luogo per nutrirsi (tW): la patch verrà abbandonata nel punto t quando spostarsi alla ricerca di un’altra patch sarà più redditizio che continuare a nutrirsi in quell’oasi (vi risparmio i calcoli matematici, ma è incredibile vedere come questo si realizzi puntualmente negli animali e nell’uomo).

Teorema del Valore Marginale di Charnov

Se fruire contenuti su YouTube diventasse troppo dispendioso (in termini di attenzione e tempo) è probabile che gli Informivori si spostino alla ricerca di ambienti più vantaggiosi.

Da un punto di vista strategico bisogna quindi valutare come, a fronte di possibili cambiamenti ambientali e comportamentali, risulti più conveniente creare una propria patch (rendendola vantaggiosa per gli informivori) inserendo delle esche nelle riserve con maggior densità di Informivori in modo che questi, seguendo l’information scent (il profumo delle informazioni) giungano alla nostra oasi.

Ovviamente le informazioni che formiamo devono essere più appetibili per l’informivoro rispetto a quelle già presenti in altre patch e nella riserva stessa: il principio di “Lost Opportunity” afferma che una preda verrà ignorata se la sua profitability (∏)  è inferiore all’average rate of gain (R) conseguente dalla ricerca di altre prede.

Essere presenti unicamente su YouTube mi sembra quindi abbastanza rischioso per un’azienda (al pari di concentrare tutte le proprie risorse su Facebook e sulla pagina fan) poiché non è detto che le condizioni ambientali della piattaforma rimangano invariate(è probabile che YouTube non chiuda o cambi le sue policiy, ma non vi sono certezze a riguardo sul lungo periodo) e che gli Informivori non cambino i propri comportamenti: essere presenti in un unica patch, seppur densamente popolata, può quindi essere definita una strategia di breve/medio periodo che probabilmente porterà a degli ottimi risultati in termini di views.

Una strategia di lungo periodo (volta a stabilire una relazione duratura) consiste invece nello stabilire una presenza sui diversi Social Media (per aumentare la possibilità di essere predati) e condurre i gli Informivori a visitare in maniera costante la nostra oasi per la qualità delle prede e dell’ambiente che siamo in grado di fornire.

Photo by psi_mon – http://flic.kr/p/6gbq3d

0 replies

Leave a Reply

Want to join the discussion?
Feel free to contribute!

Leave a Reply