Festa Democratica senz’anima



Questo post ha piu' di sei mesi. Le informazioni contenute potrebbero non essere aggiornate: ultima modifica: 26.05.12

Ogni anno vado alla “festa dell’Unità” (AKA “Festa Democratica”) e quella di quest’anno, a livello comunicativo, ha raggiunto i minimi storici.

Due domande fondamentali: A cosa serve questo evento?  Cosa stai raccontando alla gente?

  1.  Se pensi che la questo evento serva a raccogliere soldi, la risposta è sbagliata. E’ un momento importante di campgane elettorale, soprattutto in un territorio dove la Lega è fortemente radicata e conosce perfettamente gli elettori e la loro distribuzione. Se vuoi raccogliere soldi difficilmente otterrai consensi: sei lo spammer di twitter nel mondo reale.
  2.  Per quello che ho visto (e prometto foto) potrebbe essere una qualunque festa di paese (se non fosse per i cartelloni PD e “l’Unità” in omaggio). La presenza di stand commerciali (aspirapolveri, depuratori d’acqua, divani…) non hanno nulla a che vedere con l’evento.  Un evento non è comunicativo solo perché inviti Fassino od altri candidati: tutta l’organizzazione e l’allestimento fanno parte della narrazione: sono quasi più importanti degli “special guests”.  Se togliessi le scritte PD potrebbe essere la festa del PdL o della Lega: un evento deve comuinicare anche senza le parole. Rispetto agli anni passati l’area della festa è praticamente triplicata, ma ci sono poche indicazioni sulla disposizione dei vari elementi (bar, casse, libreria, zona di ballo…): se in una sera 25 persone mi chiedono dov’è siano la cassa piuttosto che la zona di ballo c’è qualche problema

Una festa senz’anima, dove andare a mangiare e bere, ma che non mi convince a votare un partito.

Una veloce distruzione, ma anche delle proposte.

  1. Se l’obiettivo è fare campagna elettorale bisogna parlare delle iniziative del partito (quale che sia), di quello che è stato fatto e di quello che si farà. In una festa provinciale sarebbe interessante avere un cartellone con tutte le proposte fatte a ogni livello: anche se saranno due sole persone a leggerlo completamente non è importante, a ogni persona che passa darai l’idea di aver lavorato e di esserti impeganto a fondo. La campagna elettorale non inizia due mesi prima delle elezioni, la fiducia non si guadagna con i cartelloni, ma si costruisce poco alla volta, con costanza e fatica.
  2. L’organizzazione degli spazi è importantissima, così come la scelta degli stand e degli sponsor. Avere molti sponsor eterogenei non mi permette di avere una visione coerente del partito: sceglierò solo degli stand che abbiano un collegamento con il mio partito e, se ad esempio, metto un espositore di pannelli solari, avrò cura di sottolineare come questo partito sia vicino all’ambiente e alle risorse rinnovabili. Se ho a disposizione degli spazi molto ampi e non riesco a riempirli in maniera adeguata non metterò solo dei cartelli, ma stamperò anche una mappa in modo che ogni location sia facilmente individuabile e raggiungibile. In questo modo le persone si sentono importanti, non perchè “ne parlo”, ma perchè le mie azioni lo sottolineano: cura degli elettori.

Questo posto si può benissimo adattare all’organizzazione di qualunque evento che deve essere preparato attentamente, mi piace pensare come una battaglia:

  1. Obiettivi
  2. Scelta degli alleati/sponsor
  3. Analisi del terreno/spazi
  4. Attenzione specifica per i clienti
  5. Coerenza comunicativa
  6. Manifestare le azioni passate
  7. Proposte per il futuro

Featured image: Photo by Search Antigua – http://flic.kr/p/6g4Dta

 

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