Innanzitutto volevo ringraziarvi per aver votato così numerosi.
Vediamo insieme quali sono le risposte corrette e di che cosa si occupa la semiotica.
Partiamo definendo la materia: la semiotica è quella materia che cerca di spiegare come diamo senso alle cose, come attribuiamo significato a ciò che ci circonda.
La semiotica si occupa quindi di segni (complimenti ai 14 che hanno votato segni) e di testi (complimenti a quei cinque): la risposta corretta quindi era duplice. Ma perchè segni e testi? E perchè non di fuffa, simboli e malattie?
- di malattie se ne occupa la semeiotica, una branca della medicina che studia i segni del corpo per riconoscere le malattie,
- i simboli sono dei segni particolari, sono un sottoinsieme
- la fuffa può essere uno degli argomenti che la semiotica può andare a studiare in quanto testo o segno
Testi e segni. Cosa hanno in comune? Moltissimo. Anche qui definizioni, il modo migliore per essere sicuri di parlare delle stesse cose.
Un testo è uno spazio delimitato da confini, ha una coerenza interna, è regolato da una grammatica ed è scomponibile in unità. Un testo è quindi un immagine, un film, una performance, qualsiasi elemento che risponda agli elementi sopra elencati
E i segni? I segni sono, citando Peirce, padre della semiotica moderna, “qualcosa che sta per qualcos’altro sotto qualche aspetto o capacità per qualcuno” (da qui il titolo del blog). Cioè? Il segno cerca di rendere conto di come il significato passi dall’oggetto al suo referente. Esempio: la parola “cane” è il referente per il il cane in quanto tale, ma perchè ci sia la parola ci vuole qualcuno che la pensi. Inoltre quando penso a “cane”, non penso a tutti le caratteristiche di tutti i cani del mondo che conosco, ma penso solo ad alcune caratteristiche, quindi solo ad alcuni aspetti o capacità.
Quindi abbiamo un interesse verso le modalità di funzionamento dei testi e dei segni, cercando di spiegare come si generi il senso delle cose con le quali entriamo in contatto.
Da qui abbiamo diversi approcci: una semiotica generativa, una semiotica interpretativa ed una sociosemtiotica. Argomenti dei prossimi post.
Spero di essere stato abbastanza chiaro, se ci sono domande sono ben gradite.
Semioti-che? Cosa studia la semiotica?
/in Riflessioni personali, semiotica/by pierotagliaVediamo insieme quali sono le risposte corrette e di che cosa si occupa la semiotica.
Partiamo definendo la materia: la semiotica è quella materia che cerca di spiegare come diamo senso alle cose, come attribuiamo significato a ciò che ci circonda.
La semiotica si occupa quindi di segni (complimenti ai 14 che hanno votato segni) e di testi (complimenti a quei cinque): la risposta corretta quindi era duplice. Ma perchè segni e testi? E perchè non di fuffa, simboli e malattie?
Testi e segni. Cosa hanno in comune? Moltissimo. Anche qui definizioni, il modo migliore per essere sicuri di parlare delle stesse cose.
Un testo è uno spazio delimitato da confini, ha una coerenza interna, è regolato da una grammatica ed è scomponibile in unità. Un testo è quindi un immagine, un film, una performance, qualsiasi elemento che risponda agli elementi sopra elencati
E i segni? I segni sono, citando Peirce, padre della semiotica moderna, “qualcosa che sta per qualcos’altro sotto qualche aspetto o capacità per qualcuno” (da qui il titolo del blog). Cioè? Il segno cerca di rendere conto di come il significato passi dall’oggetto al suo referente. Esempio: la parola “cane” è il referente per il il cane in quanto tale, ma perchè ci sia la parola ci vuole qualcuno che la pensi. Inoltre quando penso a “cane”, non penso a tutti le caratteristiche di tutti i cani del mondo che conosco, ma penso solo ad alcune caratteristiche, quindi solo ad alcuni aspetti o capacità.
Quindi abbiamo un interesse verso le modalità di funzionamento dei testi e dei segni, cercando di spiegare come si generi il senso delle cose con le quali entriamo in contatto.
Da qui abbiamo diversi approcci: una semiotica generativa, una semiotica interpretativa ed una sociosemtiotica. Argomenti dei prossimi post.
Robotto Dance
/in Riflessioni personali/by pierotagliaUna volta erano gli uomini a fare il “robotto” ora è il robotto a fare “l’uomo”
Pubblicità Fenomenali: Cialis
/in Riflessioni personali/by pierotagliaBerlusconi mi irrita
/in Riflessioni personali/by pierotagliaNon tanto quanto persona, ma per le sue frasi:
«SE TASSE ALTE, GIUSTA EVASIONE» – Secondo Berlusconi il prelievo fiscale corretto si aggira intorno a un terzo del reddito, se invece le «tasse sono tra il 50 e il 60% come accade per le imprese, è giustificato mettere in atto l’elusione o l’evasione»
Dato che lui, giustamente, mi da fastidio e non condivido le sue idee dovrei poterlo prendere a pugni, no? Se voglio una ferrari, ma non me la posso permettere la rubo? Ottima politica.
Se qualcosa ci da fastidio lo si elimina, un tipico comportamento dei bambini di 3 anni quando gli si toglie un giocattolo… spererei che il capo del governo fosse una persona più matura: piuttosto, se vuoi fare un proclamo “dato che l’attuale tassazione è troppo alta per le imprese, il mio governo s’impegna ad abbassarla, nel frattempo continuate a pagare perchè è una questione di etica e rispetto dei valori d’una società civile”.
Per me le parole, i valori ed i fatti contano.
Inoltre è formalmente sbagliata dal punto di vista logico, analizziamo:
se la legge è giusta allora la legge và rispettata (se A allora B)
la legge non è giusta (non A)
la legge non và rispettata (non B)
Questo è logicamente errato in quanto le conclusioni non derivano direttamente dalle premesse (esempio per chiarire “se Piero è italiano, Gigi è asutriaco; Gigi non è austriaco; Piero non è italiano”).
Lo studente ha le capacità ma non si applica.
Semioti-che?
/in Riflessioni personali, semiotica/by pierotagliaInauguriamo un nuovo filone su questo blog: una rubrica di semiotica (mio ispiratore D-U).
26 marzo 1989
/in Riflessioni personali/by pierotagliaDomenica 26 marzo 1989 nella classifica dei singoli in Inghilterra c’era “Like a prayer” di Madonna, la copertina di Time annunciava la mappatura del codice genetico e sempre in quell’anno il 14° dalai lama avrebbe ricevuto il premio nobel per la pace.
Inoltre veniva alla luce mio fratello: un ariete per l’estrologia, per i celti un salice, per i cinesi un serpente, per gli aztechi il vento e per gli egiziani isis. Per me è “il fratello”, una simpatica canaglia dove per scambio affettivo intendiamo un diretto destro seguito da una leva articolare, una partita cooperativa in ps3, guardare un film in tv e mille altre cose.
Auguri
come facevo prima del 1989?
Wall Street Journal: Berlusconi e Alitalia
/in Riflessioni personali/by pierotagliaChe anche questo sia uno dei famigerati giornali di sinistra che non credono ai meriti di Berlusconi?
Wall street Journal: Silvio and Alitalia
6 anni
/in Riflessioni personali/by pierotagliaSono 6 anni che sono felice. Un giorno particolare, scelto da due persone che si sono perse nel tempo, alle quali sembra ieri il 2002. Ancora mi sembra impossibile che siano strascorsi 2192 giorni da allora, mi sembra che il tempo si sia contratto improvvisamente.
Sono tremendamente felice, incommensurabilmente.
Altre parole non servono, basterebbe scrivere una parola, amore, ed ognuno a modo suo, capirebbe come sto e come vivo e il particolare sorriso che faccio quando penso a lei.
Sono felice e innamorato. Auguro a tutti questa felicità.

Buona Pasqua
/in Riflessioni personali/by pierotagliaChina is Getting Ready: Amnesty International Campaign
/in Riflessioni personali/by pierotagliaSecondo me, è una bellissima ed efficacissima campagna