Wyoming

Eccoci di nuovo in viaggio. Ora siamo nel Wyoming che sembra il nome di un elastico più che di uno stato. Ci siamo spostati a nord e pensavo facesse più freddo che da zio Steve, invece fa decisamente caldo e la vegetazione è secca: nessuna enorme foresta ad attenderci allo sbarco dall’aereo.

Per la precisione siamo a Cody, terra natia di Buffali Bill, il leggendario eroe, colui che ha creato l’idea del west così come lo conosciamo noi. Girando per il mondo con il suo circo ha portato l’immagine del selvaggio west con indiani, bisonti, cavalli e pistoleri infallibili.

La città è piccola, ma carina, ed il museo su Buffalo Bill merita davvero una sosta di almeno un paio d’ore.

In questi giorni ci inoltreremo nel parco di Yellowstone, alla ricerca di Yoghi e Bubu

Awesome

Come altro potrei descrivere la macchina di Glen e la sua X-Box 360? Una parola: Awesome (òosom).

Andiamo a noleggiare un gioco per la X-Box. Saliamo in macchina, parte la musica: ivetri tremano, i sedili vibrano, persino i capelli si spostano per le onde sonore. I sedili traballano e massaggiano la schiena.

Un subwoofer dalle dimensioni ciclopiche spunta dal bagagliaio e mostra tutta la sua potenza: boom boom boom, ogni colpo dei bassi e una cannonata. Una vibrazione che ti sconquassa e ti attraversa tutto il corpo, facendoti vibrare le ossa ed il sangue.

Noleggiato il gioco iniziamo a giocare, Gears of War, con la X-Box su un maxi schermo HD. Sembra un film, la qualità video è strabiliante: come il film di final fantasy.

Sparare agli alieni con questa console strabiliante:

Awesome

Laser War Games

Serata strepitosa!!!

Ma andiamo con ordine. Dopo una cenetta leggera andiamo in una sala giochi per diverirci con i War games: andiamo a spararci con le pistole laser.

Due gruppi, i Blu e i Rossi. Adrenalina, voglia di divertirsi e tanta euforia per questa nuova esperienza.

Il primo cobattimento ci vede inesperti: più che uccidere veniamo uccisi, ma come prima esperienza è molto divertente (io e giulio abbiamo rischiato di prendere a calci le persone che sbucavano fouri dagli ancgoli, ma ci siamo trattenuti).

Secondo turno: nel teatro di guerra ci siamo solo noi: Squadra Rossa, zio Steve, Daniel e Glen; squadra Blu, I Tagliapietra, Gigi, Giulio ed Io. La squadra blu perde, ma ma il divertimento è assicurato. Io e Giulio facciamo coppia e andiamo via insieme, due perfetti marines.

Terzo turno: squadra al completo, tutti insieme contro il mondo. Una vittoria schiacciante della squadra. Giulio fa da esca: snida i cecchini e si fa inseguire: io e Glen lo copriamo e mentre scappa uccidiamo dall’alto. In questo turno tra me, Giulio e Glen non una parola, solo segni e fischi, non facciamoci sentire dal nemico. Papà si dimostra un vero cecchino, nascosto attende il passaggio degli avversari e implacabilmente colpisce. Zio Steve e Daniel vanno a caccia.

Sudati e stanchi, al limite della felicità, a mezzanotte torniamo a casa

Camminata a 4233 Metri

Pomeriggio in cima al mondo: un trenino ci porta fino in cima alla Peakes Pike, la montagna delle tempeste. Durante la salita, che procede lenta e continua, una marmotta ci guarda e, mentre siamo fermi ad espettare il passaggio del treno in discesa, la nostra piccola amica decide di avvicinarsi in cerca di cibo: non ero mai stato così vicino ad una marmotta: era a un metro.

In cima i 4000 si fanno sentire: le gambe formicolano e alcuni hanno mal di testa. Il panorama però è stupendo: si riescono a vedere i confini del colorado: un enorme montagna con davanti una sconfinata pianura.

Garden of Gods

Questa mattina siamo andati al Giardino degli Dei, un parco naturale gratuito. La giornata era splendida, cielo azzurro con qualche paffuta nuvoletta bianca per fermare l’occhio.

Nel parco poi, rocce rosse, dalle forme acute, dei grandi triangoli che lasciano passare spiragli d’azzurro, formando un quadretto stupendo.

Una camminata tranquilla mentre ci si perde nella geometria e nel colore

Tagliatelle e Tiramisù

Questa sera ci siamo dati alla cucina casalinga: tagliatelle fatta in casa condite con il ragù e, per dessert, tiramisù.

Anche io ho contribuito, girando la manovella della macchina per tirare la pasta: tutta la tribù in viaggio ha fatto qualcosa, c’era chi teneva le tagliatelle, chi preparava la pasta, chi spiegava il procedimento e chi faceva solo casino.

Per ricordare che siamo interra straniera, e su richiesta pressante dei giovani (che qui al ristorante non possono bere alcolici fino ai 21 anni, a me ogni volta che ordino la birra chiedono il passaporto), lo zio ha preparato uno dei suoi migliori cocktail: il Margarita. Abbiamo quindi mangiato le tagliatelle bevendo Margarita, un mix insolito ma simpatico, unione tra due culture.

iWork & iLife

Come sapete sono un drogato di Mac, il computer, non il panino del Mac Donald.

Dato che in famiglia abbiamo quasi tutti un Mac non ci siamo lasciati scappare l’occasione di acquistare i nuovi iLife & iWork.

Per ora ho solo dato un occhiata, ma i cambiamenti sono notevoli:

Migliorati notevolmente iPhoto e iMovie, con un interfaccia nera per vedere meglio le immagini e i filmati. iWeb presenta nuove opzioni, prima tra tutte la possibilità di mettere widget automaticamente nelle pagine web.

Pages e Keynote erano già superlativi, ma ora sono migliorati. Hanno aggiunto un infinità di modelli, migliorto anche in questo caso l’interfaccia ed i comandi.

La vera novità è rappresentata da Nubers: excel con gli steroidi. Anche qui ho dato una sbirciata, ma si presenta in maniera favolosa. Ovviamente è compatibile con i fogli di lavoro excel, sublime.

Vi terrò aggiornati sulle funzionalità di questi software appena ci lavoro e le scopro.

BSB

La giornata di oggi è stata dedicata al BSB: Bull Shit Buying (comprare cazzate), un termine coniato da zio Steve. In pratica ci siamo dati allo shopping per 5 ore visitando un bel centro commerciale dove ci sono gli outlet delle grandi marche.

Forti del valore dell’euro sul dollaro e del fatto che qui scarpe e vestiti costano un terzo che da noi, con tutto quello che abbiamo comprato abbiamo fatto inalzare di 4 punti il Pil del Colorado.

Nike + iPod


Oggi ho ricevuto un regalo che per me è stupendo: Nike + iPod. Si tratta di due accessori per l’iPod ed è rivolto agli amanti della corsa. Da un lato abbiamo un piccolo accelerometro (sensore da inserire nella scarpa) e dall’altra un ricevitore da inserire nel vostro iPod: i due ogetti comunicano tra loro e ti forniscono informazioni sulla velocità, sulle calorie e su tanti altri piccoli dettagli.

Inoltre ci si può collegare al sito della nike dove si possono fare delle gare (in base ai risultati) con amici e persone distanti, oppure monitorare i propri progressi: il tutto si chiama iCorro.

La nike dice che ci vogliono le scarpe apposta, ma, leggendo in giro, ho visto che non c’è ne bisogno, esistono varie possibilità, ne elenco solo due:

1) ricavare una tasca nella suola della scarpa;
2) mettere il sensore nel calzino dove c’è la linguetta;

L’orso

Tempo fa una persona meravigliosa mi ha detto che assomiglio ad un orso: trovandolo un animale bello ed interesante l’ho eletto mio totem. Dato che in questo giorni mi trovavo per terre indiane ho deciso di cercare una collanina con un orso e anche quelche informazione su questo animale nelle varie culture.

L’orso (ursus aractos) è un animale caratterizzato da una corporatura massiccia e imponente e da un mantello bruno scuro, con sfumature che variano dai toni più chiari fino al grigio scuro. La colorazione è tuttavia estremamente variabile non solo tra sottospecie ma anche da individuo ad individuo. Spesso mostra un’andatura particolare detta “dondolante”, muovendo quasi contemporaneamente la zampa anteriore e posteriore dello stesso lato. E’ un animale solitario ed onnivoro.

Per la cultira nativa americana troviamo vari riferimenti all’roso: per i Sioux l’orso era dotato di grande memoria. I Navajo lo chiamavano come testimone per i giuramenti solenni. E’ inoltre simboleggia la forza e l’energia e, di conseguenza, anche il coraggio e la velocità. L’orso rappresenta una degli archetipi delle divinità ed è adorato sin dai tempi dell’uomo di neanderthal. E’ legato alla luna e all’elemento terra. Inoltre è uno dei pochi animali che non si alscia spaventare dall’uomo e che, se provocato, può diventare distruttivo e sanguinario.

Per molte culture l’orso è anche simbolo dell’introspezione: infatti si ritira in una grotta, quasi a voler analizzare tutti gli eventi che gli sono accaduti durante l’anno. Sembra chiudersi in un lungo silenzio, in un grande vuoto, nel quale cerca le risposte alle sue domande. L’orso si ritira in inverno per rinascere a primavera: solo nella calma si può ascoltare la voce del nostro essere più intimo. Da questa consapevolezza ed intropsezione deriva anche la capacità di condurre, la leadership.