Sono decisamente stufo.
Tutte le minoranze che non contano nulla, ma che giocano a fare gli aghi della bilancia e a ricattare comn cadute di governo ogni tre per due hanno rotto. Anche oggi, Mastella, parla di elezioni anticipate (tanto a lui va bene sia di qua che di la).
Basta: a questo punto spero in un bipolarismo assoluto: bisogna rendersi conto che non è possibile accontentare sempre ogni componente sociale, dato che sono in opposizione dicotomica. Non siamo in grado, o forse non lo sono i politici, di mettere d’accordo ogni signola faccia della nazione: penso che democrazia sia anche accettare che il bene della maggioranza viene prima del bene del singolo (nei limiti delle libertà, il mio non è un discorso assolutistico, anche qui bisogna fare dei distinguo) ed evitare uno stallo, un coma profondo.
Una parte politica propone la sua ricetta, lo schieramento opposto ne propone un’altra e i cittadini scelgono quello migliore e lasciano che per 5 anni si provi la strada scelta, senza che vi siano mille voci che si levano su ogni problema come avviene oggi. Se la ricetta funziona si continua, altrimenti si cambia: alternanza.
E’ questa la ragione del successo di Grillo e del Vaffa-Day: i cittadini non sono stufi della politica, tuttaltro. Coloro che gridano all’ondata di antipolitica non ha capito: i cittadini vogliono, desiderano la politica, ma sopratutto bramano dei politici, ma competenti, attenti, che sappiano quello che fanno (e non si accorgano dopo di aver fatto errori nello scrivere una legge tipo DDL sull’Editoria).
Merito di Berlusconi: ci ha abituato ad un solo esponente politico che detta la linea. I suoi alleati zitti, non lo contraddicono, anche nelle situazioni più incresciose. Questo ha dato il via ad una vera rivoluzione nella politica: come nel marketing, quando un azienda porpone un innovazione e questa viene accettata, non si torna più indietro: quella che prima veniva vista come innovazione, dopo viene vista come standard (chi vorrebbe ora un ipod non a colori?).
Se non capisci questo fallisci: questo governo perde consensi soprattutto perchè la sua identità non è chiara, non è un prodotto, è un cubo di rubick disordinato. Questo si riflette su ogni cosa che fa, indipendentemente che sia buona o cattiva.
Evidente è questo fatto con il PD di Veltroni: solo per il fatto che ci sia un unico esponente, senza altre persone che parlano, ha fatto risalire il partito nei confronti di Berlusconi.
Meravigliosa pubblicità
/in Riflessioni personali/by pierotagliaStupendo.
Fonte: la casalinga di Voghera
Google: pubblicità e creatività
/in Riflessioni personali/by pierotagliaAlcuni immagini dove la notorietà del motore di ricerca entra in scena per cercare fedeli e per divertire allo stadio.
Negli USA le chiese si fanno concorrenza e pubblicità e ci sono moltissime chiese (io ho visto con i miei occhi una chiesa chimata Nostra Signora delle Autostrade…) e anche in questo caso si fanno pubblicità:
Infine quella che mi ha fatto sorridere
L’iimagine GoogleJuve è presa da Marchetting, il Marketing del Buon Senso
Bipolarismo e Partitini
/in Riflessioni personali/by pierotagliaTutte le minoranze che non contano nulla, ma che giocano a fare gli aghi della bilancia e a ricattare comn cadute di governo ogni tre per due hanno rotto. Anche oggi, Mastella, parla di elezioni anticipate (tanto a lui va bene sia di qua che di la).
Basta: a questo punto spero in un bipolarismo assoluto: bisogna rendersi conto che non è possibile accontentare sempre ogni componente sociale, dato che sono in opposizione dicotomica. Non siamo in grado, o forse non lo sono i politici, di mettere d’accordo ogni signola faccia della nazione: penso che democrazia sia anche accettare che il bene della maggioranza viene prima del bene del singolo (nei limiti delle libertà, il mio non è un discorso assolutistico, anche qui bisogna fare dei distinguo) ed evitare uno stallo, un coma profondo.
Una parte politica propone la sua ricetta, lo schieramento opposto ne propone un’altra e i cittadini scelgono quello migliore e lasciano che per 5 anni si provi la strada scelta, senza che vi siano mille voci che si levano su ogni problema come avviene oggi. Se la ricetta funziona si continua, altrimenti si cambia: alternanza.
E’ questa la ragione del successo di Grillo e del Vaffa-Day: i cittadini non sono stufi della politica, tuttaltro. Coloro che gridano all’ondata di antipolitica non ha capito: i cittadini vogliono, desiderano la politica, ma sopratutto bramano dei politici, ma competenti, attenti, che sappiano quello che fanno (e non si accorgano dopo di aver fatto errori nello scrivere una legge tipo DDL sull’Editoria).
Merito di Berlusconi: ci ha abituato ad un solo esponente politico che detta la linea. I suoi alleati zitti, non lo contraddicono, anche nelle situazioni più incresciose. Questo ha dato il via ad una vera rivoluzione nella politica: come nel marketing, quando un azienda porpone un innovazione e questa viene accettata, non si torna più indietro: quella che prima veniva vista come innovazione, dopo viene vista come standard (chi vorrebbe ora un ipod non a colori?).
Se non capisci questo fallisci: questo governo perde consensi soprattutto perchè la sua identità non è chiara, non è un prodotto, è un cubo di rubick disordinato. Questo si riflette su ogni cosa che fa, indipendentemente che sia buona o cattiva.
Evidente è questo fatto con il PD di Veltroni: solo per il fatto che ci sia un unico esponente, senza altre persone che parlano, ha fatto risalire il partito nei confronti di Berlusconi.
Rosse sul tetto del Mondo
/in Riflessioni personali/by pierotagliaComunque LA FERRARI VINCE!!! Doppietta Kimi-Massa, Hamilton fuori e Alonso settimo (articolo Repubblica)
In una stagione piena di sospetti e inganni alla fine le rosse hanno vinto. Avanti così e speriamo che nella prossima stagione il mondiale si giochi solo sulle piste e nei box e non nei pc e nelle intercettazioni.
One Piece 326
/in Riflessioni personali/by pierotaglia(link).
DDL Editoria parte II
/in Riflessioni personali/by pierotagliaCome volevasi dimostrare il DDL si sta risolvendo in un nulla di fatto: anche Gentiloni ammette che la formula è ambigua e che bisogna fare chiarezza perchè nel progetto non possono rientrare i blog: il progetto originale serviva ad equiparare giornali cartacei e giornalismo on line, non certo a censurare noi blogger.
Uno delle visioni più lucide e che condivido maggiormente a riguardo è questo ottimo post di Luca de Biase sull’argomento: Responsabilità dei Blogger. Ottimo anche questo post di macchianera sull’argomento
DDL editoria
/in Riflessioni personali/by pierotagliaCi sono troppe voci che non tornano e che discordano: penso che però l’allarme sia immotivato, non penso sia infatti possibile controllare il rispetto di una norma così nebbiosa. (Franco Levi, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio e padre della riforma, sdrammatizza: “Lo spirito del nostro progetto non è certo questo. Non abbiamo interesse a toccare i siti amatoriali o i blog personali, non sarebbe praticabile”.)
Il problema maggiore e sul quale si sta discutendo risiede infatti nella definizione di prodotto editoriale, e sarà qui il vero punto di dibattito e lotta (studio aperto ad esempio, possiamo considerarlo prodotto d’editoria? fa informazione?). Ritengo comunque che verrà trovatauna definizione che escluderà i blog. (Levi insiste: “Con l’obbligo della registrazione non pensiamo al ragazzo che realizza un sito o un blog ma a chi, con la carta stampata, e con internet, pubblica un vero prodotto editoriale e diviene un autentico operatore del mercato dell’editoria”.)
Un punto della norma che mi vede a favore è l’equiparazione tra web e carta stampata a livello di media per quanto riguarda la responsabilità degli editori verso la diffamazione: se sei editore e diffami non deve importare il media (ed io condivido questa idea), mentre ora internet è considerato, erroneamente, meno forte, meno incisivo della carta stampata.
Aspettiamo, studiamo gli sviluppi e prepariamoci
Video Prevenzione AIDS: Live long enough to find the right one
/in Riflessioni personali/by pierotagliaUno dei migliori video per la prevenzione dell’Aids. Prodotto in Francia mi ricordo di questo video molto bene perchè è stato oggetto di una lezione di semiotica del testo nel 2005.
Oliviero Toscani vs il Giurì
/in Riflessioni personali/by pierotagliaIl giurì della pubblicità ha deciso di censurare la pubblicità perchè non conforme agli articoli 1 e 10 del codice di autodisciplina pubblicitaria”. Sono gli articoli che tutelano la dignità umana ed evitano che la pubblicità diventi palestra di scontri ideologici, provocazione o strumentalizzazione. (articolo repubblica)
Toscani ha risposto che nascondere un problema difficilmente farà cambiare lo stato delle cose, invece, mostrare lo stato ed il risulato dell’anoressia su un corpo femminile può sicuramente essere più efficace.
Inoltre, e condivido appieno, Toscani chiede come mai si ritenga offensivo una mostrare una donna anoressica (in una pubblicità contro l’anoressia) e lasciare che le donne vengano continuamente strumentalizzate in certe pubblicità dove laccano banane e gelati, equiparate ad oggetti sessuali (oppure certi programmi tipo Ciao Darwin: ho fatto 2 volte zapping e 2 volte donne seminude, bello, ma il messaggio che passa al resto della popolazione? Donna = Uh Uh, Oggetto).
Secondo voi che cosa è peggio? Toscani o la donna oggetto?
Bleach 144, Naruto Shippuuden 31 e altri anime
/in Riflessioni personali/by pierotagliaNo. non sono ammattito e non scrivo cose a caso. Forse non tutti sanno che sono un appassionato collezionista di fumetti Marvel (possiedo un meraviglioso Fantastici Quattro gigante originale del 70 e altre chicche) ed inoltre adoro gli anime (cartoni giapponesi che prendono spunto da vari manga, i fumetti giapponesi).
In giappone esistono varie tipologia di animè ed il target non sono solo i bambini: anzi, il target maggiore è rappresentato da adolescenti e giovani tra i 20 e i 30 anni.
Il fenomeno esiste anche in italia, ma non è compreso: le televisioni pensano ancora che i cartoni siano una cosa per bambini da trasmettere alle 16 (caro e vecchio Bim Bum Bam…). Unica eccezione è MTV che dedica una giornata agli anime, il martedì. Una grande porzione di giovani affamate di animazione si guarda in giro e cerca…
Grazie ad internet se qualcosa manca, la si crea: la tv non trasmette anime? Si formano gruppi di lavoro (ad esempio AnimeLab)dove si prendono i cartoni in lingua originale (giapponese) e si subbano (aggiunta dei sottotitoli) in modo che tutti possano godere della visione di cartoni che altrimenti non vedremo mai, perchè troppo violenti, sboccati e splatter (sono infatti per un target maturo). Inoltre s’inizia ad imparare il giapponese e ad apprezzare i cartoni in lingua originale
Aspettiamo di vedere se qualcuno sarà in grado di cogliere che esiste un target compltamente nuovo ed ignorato.
Vi lascio con questa stupenda immagine: nominate tutti i personaggi in meno di 10 secondi.