Social Media e KPI: il numero di fan e di commenti

Ogni volta che vengono richieste strategie sui Social Media tra i vari must c’è quello di fornire dei KPI (un acronimo che sta per Key Performance Indicator) per comprendere, giustamente, quali siano i risultati conseguiti con le attività online ed il loro impatto. Read more

Tabata training

Mentre studiavo Semiotica a Bologna per mantenermi ho lavorato come Istruttore in palestra (in sala pesi, facendo corsi di aerobica e di arti marziali): sollevare pesi è una delle passioni che ho sempre avuto fin da piccolo e anche adesso, quando non ho tempo per andare ad allenarmi, ne sento la mancanza e non riesco a dormire la notte. Read more

Mia Nonna e Marchionne

In questi giorni ho partecipato a molte discussioni (soprattutto su Friendfeed) relative a Marchionne, alla FIAT e al nuovo contratto (se volete leggerlo vi consiglio questa sintesi di Tiziano Caviglia). In modo da poter capire se quello che pensavo fosse corretto sono andato a parlare con mia Nonna.

Content is the King?

Una delle frasi che sento ripetere più spesso, quasi fosse un mantra, è “Content is the King” e, ogni tanto anche quella che può essere considerato la seconda parte “Context is the Queen”. Ritengo queste frasi corrette, ma spesso male interpretate: le aziende che si affacciano al web 2.0 pensano infatti che per ottenere visibilità, interazione e post positivi sia sufficiente produrre post e status update di qualità, dopotutto “content is the king”. Read more

I mercati di Kanizsa

Cosa vedete in questa figura? a) un quadrato b) un triangolo c) due triangoli ?

Alcune delle figure di Kanizsa per illustrare il funzionamento della percezione visiva

Sbagliato, ma non vi preoccupate, è un errore che commettono tutti. Ecco le risposte corrette: a) Quattro figure circolari b) Tre segmenti concavi c) Tre segmenti concavi e tre figure circolari.

Purtroppo nessun quadrato e nessun triangolo: si tratta infatti di un illusione ottica piuttosto famosa (nello specifico dei triangoli e dei quadrati di Kanizsa): diciamo, semplificando le teorie della percezione visiva, che le persone tentano di vedere l’ordine e di trovare una spiegazione  a qualunque costo, ad esempio congiungendo delle linee che in realtà non sono tracciate. Read more

Analytics: il valore del Bounce

“Caspita, il bounce è elevato: le persone non rimangono sul tuo blog ma scappano subito. Probabilmente arrivano per sbaglio o pubblichi contenuti poco interessanti”.

Sento spesso questo tipo di commento e lo leggo ancor più frequentemente nei libri che trattano di analytics: la frequenza di rimbalzo è un indicatore negativo poiché, secondo alcuni, rappresenta una visita breve sul nostro sito/blog. Ma è davvero così? No, mi spiace, ma il bounce non indica le visite brevi. Read more

Ciao Amra

Diversamente dalle altre mattine degli ultimi sei anni, oggi Amra, mentre io aspettavo d’imbarcarmi a Londra, non si è più svegliato.

Mi ricordo quando sei arrivato, una piccola palla di pelo che non riusciva nemmeno a saltare dentro la sua gabbia e che aveva bisogni di uno scivolo di libri per riuscire a entrare. Le prime volte ha fatto il viaggio verso Bologna in una scatola da scarpe.

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Brand e relazioni sui Social Network

Ultimamente una domanda mi perseguita: I brand possono davvero stabilire delle relazioni all’interno dei Social Network? Oppure stiamo usando un termine improprio che comporta fraintendimenti e obiettivi irrealizzabili?

Sinceramente non ho ancora trovato una risposta definitiva, ma è il caso che inizi a mettere nero su bianco alcune tessere del puzzle che sto componendo. Read more

Tra Facebook e Google

Alcuni giorni fa è stato pubblicato un articolo dove ci si chiedeva se Google debba correre ai ripari dal momento che gli utenti spendono più tempo su Facebook che sul motore di ricerca di Mountain View. Mi è piaciuto molto l’analisi di Alessandra Farabegoli che ritiene giustamente errato comparare le due piattaforme sulla base del tempo speso (ed io sono perfettamente d’accordo).

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Focalizzarsi sull’online e dimenticarsi del mondo

Ogni tanto, soprattutto per quanto riguarda il marketing territoriale (ma mi sembra una tendenza generalizzata), osservo la tendenza a buttarsi in rete dimenticandosi del fatto che esiste un mondo fisico e che rappresenta il punto di partenza per le strategie di comunicazione. Kotler parla delle 4 P [product, Price, Place, People, Promotion (in realtà le P sono di più, ma per semplicità ci riferiremo solo alle quattro di base)] e spesso ci si focalizza sull’ultima, sulla Promotion, dimenticando qualche componente lungo la strada, soprattutto per quanto riguarda il Prodotto.

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