
Circa sei anni fa, un sabato sera in un pub a Desenzano, parlavo con un amico della guerra in Iraq: lui sosteneva che non ci sarebbero stati problemi, io, invece, cercavo di spiegargli che il problema non era conquistare l’Iraq o l’Afghanistan, ma renderli stabili e “pacifici”. La storia mi ha dato ragione, purtroppo.
In questi giorni i telegiornali c’informano che in Afganistan
sono morti sei parà, vittime di un attentato. Dall’inizio del conflitto sono 18 i caduti italiani durante il conflitto; relativamente pochi rispetto ai 5000 americani o agli italiani morti sul lavoro dal 2001 sono circa 1500 l’anno.
Non voglio certo sminuire il dolore delle famiglie per la perdita subita o banalizzare la morte di sei soldati. Vorrei solo ribadire che non è così incredibile: è una guerra.
Pacekeeping è un bel nome, ma rimane sempre un conflitto. Andare in zone di guerra, anche se con l’intenzione di ricostruire o compiere azioni umanitarie, comporta un elevato rischio.
Detesto chi gioisce per le morti come fanno alcuni su FB, ma accio fatica a capire tutte queste manifestazioni d’orgoglio patriottico: sarà che ormai i funerali di stato li fanno a tutti, Mike Bongiorno incluso.
Dottore, dottore, dottore del..
/in Riflessioni personali/by pierotagliaOrmai è ufficiale, ne è stata data comunicazione in lungo e in largo su tutte le piattaforme: sono un dottore magistrale in semiotica.
Read more
Presentazioni funzionali
/in Comunicare stanca, Presentazioni, semiotica/by pierotagliaIn casa mia le presentazioni sono una religione, non sono una semplice accozzaglia di slide. Di PPT ne ho visti moltissimi durante i vari barcamp: alcuni belli ed altri inguardabili. Belle non vuol dire piene di animazioni e con immagini belle, vuol dire leggibili e funzionali. Fosse per me renderei obbligatorio per chi usa ppt o keynote la lettura di Presentazion Zen o di un testo analogo in modo da capire cosa sta facendo e come dovrebbe farlo.
Read more
Perché sono contro allo scudo fiscale
/in politica, Riflessioni personali/by pierotagliaChi è a favore può spiegare il perché nei commenti. Io sono contrario perché
Indicare la luna e guardare il dito
/in Riflessioni personali/by pierotagliaIo odio il populismo: Feltri, Brunetta, Brambilla, Berlsuconi
/in politica, Riflessioni personali/by pierotagliaCiò che mi irrita maggiormente sono le false dichiarazioni, parole vuote che non si traducono in nulla. Gesso sulla lavagna e fumo negli occhi: questo è per me il populismo; un’attività che piace non solo ai politici, ma soprattutto agli elettori, dai tempi di Socrate più disposti ad accettare i dolci da un pasticcere che le amare medicine da un medico: poco importa se sono solo i medicamenti a curare il paziente.
Read more
Brunetta ha ragione
/in Riflessioni personali/by pierotagliaBrunetta ha ragione quando dice che bisogna tagliare i fondi al fus. Dice “lo Stato deve finanziare la cultura, ma mescolare cultura e spettacolo è un imbroglio” e su questo sono completamente d’accordo.
La Reputazione internazionale di Berlusconi
/in politica, Riflessioni personali/by pierotagliaNon potendo fare le corna durante la foto istituzionale, dare del kapo a qualcuno, simulare di sparare a una gionalista, fare cucù ad Angela Merkel, farsi riprendere dalla Regina inglese o fare avanches a figure istituzionali, o altre simpatiche gaffe, il presidente del consiglio ha deciso di farsi notare con una mimica degna del migliore stereotipo italiano per salutare la First Lady americana. Michelle Obama ha salutato tutti i leader più importanti con un bacio sulla guancia, tranne uno, al quale ha dato ua stretta di mano in modo da tenerlo lontano….
La nostra credibilità internazionale è alle stelle. O alle stalle, non so, dipende a chi lo si chiede. Da notare, in foto, il volto sorridente del presidente Barack Obama nei conforonti della pantomima di Berlusconi. Potete guardare anche il video. Da un punto di vista comunicativo, analizzando la prossemica, il fatto che Obama si metta tra Michelle e Berlusconi è estremamente significativo, è una barriera per proteggere e tenere lontano un sogetto sgradito.
Papa Ratzi ti scrivo
/in Riflessioni personali/by pierotagliaVolevo fare due considerazioni, una seria ed una più leggera.
1) In base a che cosa fai le tue affermazioni? Oltre alla laurea in filosofia ne hai anche una in psicologia, in scienze dell’educazione o in scienze della formazione? E le tue affermazioni nascono dal fatto che passi le tue giornate a parlare con i bimbi figli del divorzio e vedi il loro dolore, il loro abbandono? Parli del divorzio perché ne hai esperienza e hai visto molte coppie affrontare questo doloroso travaglio? Perché se no sono parole campate in aria, dei discorsi da bar che non fanno bene a nessuno, dialoghi un tanto al chilo che non non ci si aspetta da una persona che dovrebbe essere infallibile.
Sostanza, Contenuto e Giornali
/in Analisi della comunicazione, Comunicazione, Comunicazione d'Impresa, semiotica/by pierotagliaIn semiotica, o meglio in una sua branca, si parla di segno come elemento che riunisce due elementi, sostanza e contenuto. Questi due elementi sono solidali tra loro: non può esserci sostanza senza contenuto e, viceversa, non può esserci contenuto senza sostanza.
Read more
I caduti del mondo
/in Riflessioni personali/by pierotagliaCirca sei anni fa, un sabato sera in un pub a Desenzano, parlavo con un amico della guerra in Iraq: lui sosteneva che non ci sarebbero stati problemi, io, invece, cercavo di spiegargli che il problema non era conquistare l’Iraq o l’Afghanistan, ma renderli stabili e “pacifici”. La storia mi ha dato ragione, purtroppo.