allenamenti e consigli legati in modo particolare alla palestra

Tabata training con la Kettlebell

Uno dei miei sistemi di allenamento preferiti è il Tabata una metodologia d’allentamento che rientra nella famiglia dell’HIIT (High Hintensity Interval Training). La particolarità di questo modello è il rapporto tra sforzo e pause: durante gli allenamenti in sala pesi questo rapporto normalmente è di 1:2 (30-40″ di sforzo intenso seguiti da una pausa di 60-120″) mentre con il Tabata abbiamo un rapporto 2:1 (20″ di lavoro, 10″ di pausa). Per quale ragione adoro questo tipo di allenamento? Principalmente per due ragioni

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Qualche test con il brux

Chiunque frequenti la sala pesi per allenarsi avrà digrignato i denti almeno una volta: mentre fai gli stacchi da terra, mentre giochi con la leg press, mentre rimani bloccato sotto la panca piana (dai, è capitato a tutti). Se poi hai anche fatto arti marziali il concetto di paradenti ti è molto familiare (io ad esempio usavo quello a doppia arcata) e sai che quando prendi qualche calcio “stringi i denti” e vai. Avendo fatto tutto questo ho deciso di provare il Brux.

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Primo giorno di gdiet

Essendo uno dei fortunati selezionati per provare la G-diet (la dieta basata sul tuo profilo genetico) oggi, passati i bagordi pasquali ho iniziato con questo nuovo regime alimentare: avendo passato diverso tempo in palestra come istruttore, in mezzo ai preparatori atletici e a diete più o meno varie sono abbastanza curioso di vedere i risultati attenendomi scrupolosamente a quanto sancito dalle 35 pagine.

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Tabata training

Mentre studiavo Semiotica a Bologna per mantenermi ho lavorato come Istruttore in palestra (in sala pesi, facendo corsi di aerobica e di arti marziali): sollevare pesi è una delle passioni che ho sempre avuto fin da piccolo e anche adesso, quando non ho tempo per andare ad allenarmi, ne sento la mancanza e non riesco a dormire la notte. Read more

Le mie arti marziali: Shaolin Chuan

Shaolin è un termine ombrello, quasi come kung fu: kung fu significa letteralmente “esercizio difficile fatto bene”, ovvio che quindi può riferirsi a qualunque disciplina che richieda impegno e dedizione. Shaolin invece si riferisce alla arti marziali del nord della Cina, che piccola non è, e quindi unisce un insieme molto ampio di stili diversi.

Nella mia scuola si pratica lo Shaolin Mei Hua Chuan, Il pugilato del fiore di prugno (Shaolin si riferisce al fatto che sia uno stile del nord). Il mei hua chuan è caratterizzato da movimenti fluidi e circolari e sfrutta le forze centrifughe e centripete. Il fatto che sia uno stile del nord fa sì che le posizioni siano ampie e venga dato un grande risalto ai calci volanti ed alle cadute. Lo stile prevede 3 forme base (wu pu chuan, e due forme di lien pu chuan) seguite dallo studio di cinque forme di shaolin di base seguite da altre 5 forme di shaolin che pongono maggiormente l’attenzione sulle cadute.
Oltre alle forme è previsto lo studio di combattimenti prestabiliti, da eseguire da soli e/o in coppia: ne esistono 13 di base solo a mani nuda, ma con le varianti  il numero tende ad infinito. Oltre alle forme a mani nude, che comprendono calci, pugni, colpi a mano aperta, gomitate, ginocchiate, colpi di testa, leve articolari, proiezioni e molte altro, si studiano le armi classiche dello shaolin: in tutto sono 18 (spade, bastoni lunghi e corti, lancia, bastone snodato a due e tre sezioni, catena e altri). Per ogni arma si studiano due o tre forme base seguiti da forme di combattimento contro la stessa arma e contro tutte le altre armi: un numero impressionante di applicazioni.
Oltre a questo possiamo vedere anche una forma di combattimento moderno di tipo sportivo chiamata Sanda (Sandà). E’ la kickboxing cinese dove oltre a pugni e calci sono consentite anche le proiezioni sull’avversario. Oltre a questo abbiamo  il Leitai, dove oltre a proiettare l’avversario bisogna chiuderlo a terra (adoro anche queste due forme di combattimento).
Ho cercato di essere sintetico ma se ci sono altre domande… aspetto con ansia!

Le mie arti marziali: Tai Chi Chuan

Nei commenti ai video delle mie gare mi hanno chiesto di spiegare un po’ che cosa faccio e di spendere due parole sulle arti marziali che pratico: gioia e tripudio, adoro parlare di queste cose. Il primo post è solo sul tai chi chuan.
Definizione: Tai Chi Chuan – Tai (Supremo) Chi (Principio) Chuan (Combattimento) – Boxe della supremo principio
Il tai chi chuan che pratico fa parte dello stile Yang: questo vuol dire che è caratterizzato da posizioni ampie e movimenti lenti e continui, altri stili come il Chen invece alternano movimenti fluidi a scatti. Questo perchè il primo pone enfasi sul continuo fluire del cambiamento, mentre il secondo accentua l’alternanza dello Yin e dello Yang. 
Il tai chi è un arte marziale che sfrutta la morbidezza e sfrutta la forza dell’avversario (concetti ripreso dall’akido e dal judo). Spesso si pensa che sia solo una ginnastica perchè la si vede eseguire lentamente: quando si applicano le tecniche si diventa forti e veloci, quasi al pari dello shaolin. Il percorso di studio prevede l’apprendimento di una forma (composta da 108 tecniche divese in 4 segmenti)e la circolazione e l’uso del chi (energia vitale) seguito da esercizi di spinta e schivata; infine si studiano leve articolari, proiezioni e molto altro.
Il fatto che venga eseguita lentamente permette di concentrarsi sulla postura corretta, focalizzarsi sulla percezione del proprio corpo mentre si muove, imparare a sentire ogni singolo muscolo: per questo motivo è utlizzato anche da ballerini ed atleti che devono migliorare la propriocezione. Inoltre è un lavoro muscolare valido e non indifferente: muoversi lentamente è impegnativo e tenere le gambe flesse (nei limiti del possibile) fa lavorare molto bene i muscoli delle gambe
Nel tai chi chuan si studiano anche 5 armi fondamentali (pugni, sciabola, bastone lungo, lancia, spada) che corrispondono ai 5 elementi cinesi (terra, metallo, legno, fuoco, acqua): ogni arma dovrebbe riuscire ad esprimere le caratteristiche dell’elemento corrispondente. Inoltre le forme con le armi vengono eseguite più velocemente. Oltre a queste armi troviamo lo studio delle aste di ferro (i sai giapponesi), le doppie spade ed il ventaglio.