Reeves, Politz e i Social Network



Questo post ha piu' di sei mesi. Le informazioni contenute potrebbero non essere aggiornate: ultima modifica: 26.05.12

Leggendo  “I miti di Madison Ave” ho trovato due frasi di Alfred Politz (p. 85-86 )che mi hanno fatto riflettere sui Social Network e sul cambiamento della comunicazione in atto:

  1.  La comunicazione stimola le vendite di un prodotto buono mentre accelera la scomparsa dei prodotti di qualità scarsa. Affermare il beneficio che il prodotto non possiede non che aumentare la frequenza con cui il consumatore rileva l’inganno;
  2. Una campagna che mette in evidenza un vantaggio inconsistente, che il consumatore non può riscontrare, in pratica non fa che accelerare la scomparsa del prodotto dal mercato. Una campagna cos’, ancora una volta, non fa che aumentare la possibilità che il consumatore ha di scoprire l’inganno del prodotto

Cosa fanno i SN? Aumentano la conversazione e la diffusione dei contenuti. Una mancata promessa, un vantaggio inconsistente non si limita al singolo utente, ma ricade immediatamente anche su tutti i suoi contatti (su Facebook ci sono al momento più di 12 milioni di italiani: in media ogni utente ha circa 124 “amici”).

I SN hanno quindi la capacità di accelerare il successo o la scomparsa di un prodotto. A questo aggiungiamo una gestione in alcuni casi naif della comunicazione aziendale sui SN, senza pensare che questa è uno strumento complesso da valutare attentamente  (come ben espresso dai 10 punti sul blog di Giovanna “10 cose che i SN non possono fare“)

Siete d’accordo?

Featured image: Photo by partymonstrrrr – http://flic.kr/p/9UW2k4

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