Customer care, Digital PR, iTunes e Apple
Ci sono momenti un cui qualcuno arriva e chiede una consulenza, una famigerata digital Strategy, per fare parlare bene gli utenti di un determinato prodotto o servizio e propongano al consulente (una cosa che faccio sempre fatica a capire) “apriamo una pagina Facebook, un canale Twitter e altri N social” ipotizzando che questo serva a migliorare la reputation e a fare buzz (una simpatica parola che serve a far venire l’orticaria a chi conosce i social media).
Facebook e Twitter sono ottimi per fare Customer Care, non lo nego, ma non sono l’elemento fondante per la felicità del cliente: per fare un esempio concreto vi racconto che cosa mi è successo in questi giorni.
- Come la maggior parte degli Apple user mercoledì mi sono lanciato sull’app store per scaricare Lion: purtroppo scopro che non è possibile associare il proprio account a più di 5 carte di credito nell’arco di 30 giorni (per fa acquisti online uso carte virtuali per singole operazioni e non di durata e questo mese avevo già fatto alcune spese). Morale della favola: niente Lion e invito a mandare una mail al supporto clienti.
- Scrivo al supporto (ore 16.40 del 20 luglio) illustrando il problema e mi risponde (sempre in maniera gentilissima) Tyler from Texas che mi dice che è tutto in ordine e riprovare (17.52)
- Riprovo in serata e ancora problemi: la mattina (11.30 del 21 luglio) riscrivo a Tyler che mi dice che purtroppo non è possibile resettare il contatore. Invece di dirmi solamente che c’è un problema mi propone di comprare una carta iTunes in modo da completare l’acquisto (15.32). A questo punto gli chiedo se la carta mi verra recapitata a casa o se il codice di attivazione viene inviato via mail; il buon Tyler mi risponde che verrà mandata a casa, ma che se gli mando il numero di ordine può inviarmi via mail il codice della carta in modo da non dover aspettare (ore 16.57).
- Acquisto la carta, mando il codice ma purtroppo Tyler dice che non è disponibile e non trova il numero d’ordine indicato (20.58). Rimando il numero: per scusarsi dell’attesa e dell’inconveniente Tyler mi dice che sul mio account sono stati caricati tre bonus per scaricare film in qualità normale o HD (22.32). Alle 23.45 mi manda il codice della iTunes card scusandosi per l’attesa.
- Tenete presente che la mia attesa è durata meno di 36 ore: io sto istallando Lion, ho tre film da scaricare, sono felice e parlo bene di Apple e del loro servizio di Customer Care e lo farò anche in futuro: tutto questo senza passare una volta dai Social Network. Inoltre, con il fatto che ho tre buoni per i film (avranno visto che non ne ho mai comprati) probabilmente da oggi inizierò a comprare anche film per guardarli sulla AppleTv senza dover convertire tutto ogni volta.
Dovendo fare una sintesi: ogni volta che ho avuto un problema mi è stata proposta una soluzione in tempi rapidi, in maniera gentile e dato che l’attesa non è stata brevissima ho ricevuto un piccolo omaggio.
Se il servizio di Customer Care funziona non è necessario aprire profili social per fare in modo che le persone parlino bene dei servizi e dei prodotti: Apple non è presente su Facebook eppure ci sono un sacco di persone che parlano bene del brand, dei prodotti e dei servizi (come sto facendo io in questo momento).
Il problema a mio avviso è che spesso le attività sui Social Media non vengono integrate o addirittura comprese: le attività social non sono un obiettivo di business! I social media sono uno strumento a supporto delle attività in corso e sono funzionali per il conseguimento degli obiettivi dell’azienda (conversazione e buzz non sono obiettivi: aumentare gli acquisti,la loyalty, aumentare il reach, acquisire nuove porzioni di mercato sono obiettivi ad esempio).
Se parliamo di Customer Care ad esempio i Social Media possono essere funzionali se:
- l’azienda possiede già un buon servizio di CC
- si decide di gestirlo all’interno (formando le risorse all’uso dei social)
- vengono integrati con le attività esistenti
- si musura il risparmio ottenuto dall’uso di questi strumenti (questo potrebbe essere un KPI)
A questo punto un servizio di Customer Care Social potrebbe avere la funzione di primo filtro per risolvere i problemi più semplici e indirizzare gli utenti verso i responsabili dei vari settori o all’esterno qualora il problema non dipenda direttamente dall’azienda: ovviamente il CRM team avrebbe meno lavoro (dato che alcune richieste verrebbero filtrate) comportando un risparmio a fronte di un numero maggiore di clienti presi in gestione
Se questa è un’opportunità bisogna tenere presente che esiste un grosso problema dettato dalla struttura di Facebook o Twitter, ovvero la velocità di fruizione e il flusso continuo di status: la risposta deve essere data in tempi brevissimi altrimenti si rischia di perdere la possibilità di risolvere il problema (se una persona non vede la soluzione è come se non fosse stata data: un KPI quindi potrebbe essere legato ai problemi risolti realmente, non tanto alle risposte date).
Il motivo per cui penso che questa cosa debba essere fatta internamente all’azienda è per una questione di misurazione: i KPI per questo tipo di attività sono legati al risparmio/guadagno ottenuto attraverso l’uso di questi strumenti. Per capire se implementando questi tool nella mia struttura sto guadagnando devo avere i dati passati, confrontarli con quelli nuovi, fare valutazioini interne alla struttura che purtroppo non è possibile fare dall’esterno.
Sinceramente per avere clienti soddisfatte e persone che parlano dei prodotti basta fare qualcosa di eccellente.
Fonti delle immagini usate per lo schema del CRM social:
- Photo by ausnahmezustand – http://flic.kr/p/8f1j6q
- Photo by bloomsburys – http://flic.kr/p/83nAsj
- Photo by wallyg – http://flic.kr/p/h2gPa
Headline image: Photo by John Flinchbaugh – http://flic.kr/p/4JY1Yr
Pienamente d accordo
Osservazioni mOlto sensate
E ‘ che adesso avere la pagina social fa Figo …