Un mix di riflessioni che non sono direttamente collegate con il mondo della comunicazione

Le mie arti marziali: Tai Chi Chuan

Nei commenti ai video delle mie gare mi hanno chiesto di spiegare un po’ che cosa faccio e di spendere due parole sulle arti marziali che pratico: gioia e tripudio, adoro parlare di queste cose. Il primo post è solo sul tai chi chuan.
Definizione: Tai Chi Chuan – Tai (Supremo) Chi (Principio) Chuan (Combattimento) – Boxe della supremo principio
Il tai chi chuan che pratico fa parte dello stile Yang: questo vuol dire che è caratterizzato da posizioni ampie e movimenti lenti e continui, altri stili come il Chen invece alternano movimenti fluidi a scatti. Questo perchè il primo pone enfasi sul continuo fluire del cambiamento, mentre il secondo accentua l’alternanza dello Yin e dello Yang. 
Il tai chi è un arte marziale che sfrutta la morbidezza e sfrutta la forza dell’avversario (concetti ripreso dall’akido e dal judo). Spesso si pensa che sia solo una ginnastica perchè la si vede eseguire lentamente: quando si applicano le tecniche si diventa forti e veloci, quasi al pari dello shaolin. Il percorso di studio prevede l’apprendimento di una forma (composta da 108 tecniche divese in 4 segmenti)e la circolazione e l’uso del chi (energia vitale) seguito da esercizi di spinta e schivata; infine si studiano leve articolari, proiezioni e molto altro.
Il fatto che venga eseguita lentamente permette di concentrarsi sulla postura corretta, focalizzarsi sulla percezione del proprio corpo mentre si muove, imparare a sentire ogni singolo muscolo: per questo motivo è utlizzato anche da ballerini ed atleti che devono migliorare la propriocezione. Inoltre è un lavoro muscolare valido e non indifferente: muoversi lentamente è impegnativo e tenere le gambe flesse (nei limiti del possibile) fa lavorare molto bene i muscoli delle gambe
Nel tai chi chuan si studiano anche 5 armi fondamentali (pugni, sciabola, bastone lungo, lancia, spada) che corrispondono ai 5 elementi cinesi (terra, metallo, legno, fuoco, acqua): ogni arma dovrebbe riuscire ad esprimere le caratteristiche dell’elemento corrispondente. Inoltre le forme con le armi vengono eseguite più velocemente. Oltre a queste armi troviamo lo studio delle aste di ferro (i sai giapponesi), le doppie spade ed il ventaglio.

Facebook Exporter per iPhoto

Per tutti coloro che hanno un mac e sono stati riscucchiati da Facebook, melablog segnala questo fantastico plugin che si integra con iphoto per inviare foto e video con un click.
Ottimo: dopo averlo installato basta andare su iphoto e selezionare le foto che vogliamo mettere sul facebook,poi andiamo in archivio, esporta e click, fatto.

Terza Forma di Bastone Lungo

Ecco un altro video, il penultimo dei miei, poi pubblico tutti quelli degli altri. Non male la forma, peccato per i calci che non sono venuti come al solito (si vede che erano le 7 di sera?)

Ecco il video della gara

Ecco il video della medaglia… è bello vedere come si cambia in un anno

Gara Vicenza

Ieri abbiamo partecipato alla undicesima coppa Italia AICS ad Altavilla Vicentina (Vi).
Sono abbastanza soddisfatto della mia prestazione, ho fatto bene le cose che volevo ed anche il mio Maestro era soddisfatto.
In foto potete vedermi con la mia medaglietta, un prestigioso secondo posto, categoria forma con armi nel Tai Chi Chuan (prossimamente il video su youtube, insieme ad altri video meritevoli miei e dei miei compagni).
Forse ho fatto anche un terzo posto in qualche altra specialità dello shaolin, ma non lo so. Perchè non lo so? Causa pessima organizzazione della gara.
Il ritrovo per la gara era in palestra alle 9, per il saluto, quindi sveglia alle 6.45  per noi da Desenzano (ma per chi veniva da Milano, Brescia e da Bologna la sveglia è suonata prima). Arriviamo in palestra carichi e scattanti, pronti. Iniziamo a scaldarci, perchè non sai mai quando ti possono chiamare. 
Caldi caldi aspettiamo.
Ore 11, ci chiamano per il tai chi. Carichi.
Ore 12 nulla Carichini
Ore 13 nulla Mah, sbadigli
Ore 14…15…16….  Scocciati e stanchi
Ore 17 Armi Tai Chi
Ore 17.30 Shaolin (atleti over 18 con più di 4 anni di pratica)
Ore 18 Shaolin Con armi corte (atleti over 18 con più di 4 anni di pratica)
Ore 18.15 Saholin con Armi lunghe (atleti over 18 con più di 4 anni di pratica)
Ore 18.35 Combattimenti con armi (atleti over 18 con più di 4 anni di pratica)
Ore 17.40 Combattimenti a mani nude (atleti over 18 con più di 4 anni di pratica)
Gli atleti over 18 con più di 4 anni di pratica, che sono quelli che portano gli esercizi più belli, difficili e piacevoli da vedere, si sono trovati da soli (il pubblico è andato via alle 16). Inoltre non è possibile tenersi caldi dalle 9 alle 17… infatti il rischio è di farsi male è altissimo (mio fratello 2 anni fa ha fatto così e ieri mirko ha subito la stessa sorte  stirandosi), oltre a quello aggiungiamo la concentrazione che se ne va, essere lucidi per delle prove fisiche intense per 9 ore è difficile.
A questo aggiungiamo degli arbitraggi molto di parte (non è il primo anno che accade e non siamo l’unica società a dirlo): su cinque arbitri, tre sono di una società che favorisce i propri atleti e punisce gli altri, gli altri due sono “dei nostri”, ma sono equi (a noi non regalano nulla anzi, uno dei nostri atleti è stato penalizzato perchè “di solito lo fai meglio” (secondo me è giusto così)).
Infine c’è da dire che le prove di shaolin si sono concentrate tutte in 40 minuti in un unica pedana (la mattina ce n’erano 3!): ovvio che fare tutte le tue prove una di seguito all’altra non è l’ideale. Di solito ti fanno fare una prova, hai del tempo di recupero, ne fai un altra e così via.
C’è da riflettere se fare ancora questa gara, momento piacevole perchè si sta insieme, ma dal punto di vista sportivo ed organizzativo lascia a desederare

Campionato Italiano a Vicenza

Ci siamo. Domani la squadra agonisti al completo e con le nuove divise si prepara per andare al campionato italiano aics a Vicenza. Campionato di cosa? Ma di arti marziali cinesi ovviamente: tai chi chuan, shaolin chuan e wu shu.

E’ una gara molto interessante, ricca di colpi di scena: il nostro caro maestro, infatti, c’iscrive a sorpresa per alcune gare di cui noi non sappiamo niente o quasi, perchè dice che dobbiamo sapere tutto ed essere pronti a qualunque cosa… noi rimaniamo perplessi mentre lui ride. Stanotte, a causa di queste sorprese, ci troviamo alle 22.30 per provare degli esercizi a coppie…
Speriamo vada tutto bene!
Scoprirete domani sera come è andata. Inoltre metterò sicuramente delle foto su flickr e dei video su youtube

Semioti-che? Cosa studia la semiotica?

Innanzitutto volevo ringraziarvi per aver votato così numerosi.

Vediamo insieme quali sono le risposte corrette e di che cosa si occupa la semiotica.

Partiamo definendo la materia: la semiotica è quella materia che cerca di spiegare come diamo senso alle cose, come attribuiamo significato a ciò che ci circonda.

La semiotica si occupa quindi di segni (complimenti ai 14 che hanno votato segni) e di testi (complimenti a quei cinque): la risposta corretta quindi era duplice. Ma perchè segni e testi? E perchè non di fuffa, simboli e malattie?

  • di malattie se ne occupa la semeiotica, una branca della medicina che studia i segni del corpo per riconoscere le malattie, 
  • i simboli sono dei segni particolari, sono un sottoinsieme
  • la fuffa può essere uno degli argomenti che la semiotica può andare a studiare in quanto testo o segno

Testi e segni. Cosa hanno in comune? Moltissimo. Anche qui definizioni, il modo migliore per essere sicuri di parlare delle stesse cose.

Un testo è uno spazio delimitato da confini, ha una coerenza interna, è regolato da una grammatica ed è scomponibile in unità. Un testo è quindi un immagine, un film, una performance, qualsiasi elemento che risponda agli elementi sopra elencati

E i segni? I segni sono, citando Peirce, padre della semiotica moderna, “qualcosa che sta per qualcos’altro sotto qualche aspetto o capacità per qualcuno” (da qui il titolo del blog). Cioè? Il segno cerca di rendere conto di come il significato passi dall’oggetto al suo referente. Esempio: la parola “cane” è il referente per il il cane in quanto tale, ma perchè ci sia la parola ci vuole qualcuno che la pensi. Inoltre quando penso a “cane”, non penso a tutti le caratteristiche di tutti i cani del mondo che conosco, ma penso solo ad alcune caratteristiche, quindi solo ad alcuni aspetti o capacità.

Quindi abbiamo un interesse verso le modalità di funzionamento dei testi e dei segni, cercando di spiegare come si generi il senso delle cose con le quali entriamo in contatto.

Da qui abbiamo diversi approcci: una semiotica generativa, una semiotica interpretativa ed una sociosemtiotica. Argomenti dei prossimi post.

Spero di essere stato abbastanza chiaro, se ci sono domande sono ben gradite.

Robotto Dance

Una volta erano gli uomini a fare il “robotto” ora è il robotto a fare “l’uomo”