Un mix di riflessioni che non sono direttamente collegate con il mondo della comunicazione

Boston

Oggi è iniziata l’avventura per gli States.

Risveglio verso le 6.30, dovuto più al jet leg che alla buona volontà, seguito dal Pa Tuan Chin (esercizio di raiscaldamento e ssviluppo del chi) per quanto riguarda Me, Giulio e Daniel. Il moto ci ha preparato alla colazione: calssica USA con Uova, caffè lungo e frittelle.

Poi breve tappa per comprare de walkie talkie per sentirci tra macchine senza telefonare e via in macchina verso il Children Museum, un laboratorio per i bambini dove si gioca e s’impara: in realtà i bambini sono una scusa per gli adulti che accompagnano e possono così giocare e fare i matti (io giulio e miki ci siamo infatti dati alla follia anche se eravamo fuori target).

Poi siamo tornati seri ed abbiamo camminato verso l’acquario: bellissimo! Da segnalare sopratutto i pinguini (tanti e simpatici), la vasca centrale con tartarughe enormi di 75 anni e le bellissime e dolcissime foche. Molto bello anche tutta ‘area delle meduse dove si potevano osservare i piccoli polipi.

Verso le 18.30 siamo andati nel quartiere universitario (dove si trova il Mit ed Oxford e Cambridge): sono rimasto basito poichè la zona universitaria è grande come tutta Bologna, se non di più. E’ davvero sconfinata.

Per festeggiare cena con Palinurus elephas, Decapode della classe dei Malacostraca, famiglia dei crostacei (aragosta).

Un po’ di stretching e pornti a caricarci per un’altra giornata.

Un ottimo inizio

Welcome in Boston

Ora locale 20.36: alle 20.35 siamo entrati in camera e 30 secondi dopo io e Daniel siamo già connessi alla rete wi-fi dell’albergo.

La traversata in aereo è decisamente volata, complici i videogames, i film e il dottor house che ognuno poteva comodamente guardare sul suo schermino privato. Qualche ora di meritato riposo dopo la levataccia della mattina ha contribuito uccidere le ultime ore (8 da Milano a NY e un 40 minuti da NY a Boston).
Un rapido sguardo dalla macchina a Boston durante il tramonto e domani inizia l’avventura.
Su Flickr le foto delle mie vacanze in montagna e le foto del viaggio che è appena iniziato: magari metterò anche dei filmati su U Tube

Partenza per il viaggio

Ore 5.15. Un sonno denso come la nebbia vela gli occhi.

Ora della partenza per gli USA. C’è che si affretta, chi prepara il caffè (Giulio grazie), chi ancora non è convinto del viaggio, chi invece cerca gli ultimi disperati minuti di sonno come un pesce cerca l’acqua quando cade fuori dall’acquario.

Il prossimo post sarà direttamente dagli USA, on the road.

Io sono stato investito del titolo di scrivano (blog e cartaceo) e regista (il tanto temuto filmino delle vacanze sarà opera mia).

A presto.

Harry Potter e i doni della morte

Purtroppo ho finito di leggere il settimo libro della saga di Harry Potter.

Confermo quanto scritto nel precedente post: è il più avventuroso ed eccitante di tutti i libri, il più meglio di tutti (è sbagliato grammaticalmente ma rende abbastanza l’idea).

Vorrei raccontare alcune cose, ma non voglio rovinarci il piacere e le enormi sorprese che questo libro nasconde al suo interno.

Aspettate pazientemente il libro in italiano.

Veramente bello

Harry Potter and the Deadly Hallows

Ieri sono andato a Parma ad accompagnare Laura e Ilaria alla ricerca di un appartamento per il loro futuro universitatio specialistico.

Appena è stato possibile mi sono gettato in una feltrinelli ed ho comprato subito il settimo libro di Harry Potter, the Deadly Hallows, ovviamente in inglese, ma nessun problema, per fortuna non ho problemi con la lingua di sua maestà la regina.

Ne ho già letti diversi capitoli e devo dire che è stupendo: già i primi due capitoli sono avvincenti, ricchi d’emozioni ed avventura, ma non dico di più, non voglio rovinarvi la lettura. L’evoluzione dei libri mi fa impazzire, da harry bambino vediamo ora un giovane mago che agisce e prende l’iniziativa: il libro si stà configurando come il più avventuroso, una scalata che è iniziata dal torneo tremaghi, cresce con l’ordine della fenice e ora vedrà il suo acmè: insomma leggetelo subito.

Non sarei mai riuscito ad aspettare la traduzione italiana (sono Potter-addicted) e penso al fattto che un lungo periodo di traduzione vada a discapito delle vendite dell’editore italiano: infatti saranno tanti i maniaci che, pur di non aspettare, compreranno subito the english version

Menti illuminate

Voi chi nominereste come rappresentate del Comune all’ente Istituto per la resistenza di Verona? Ecco l’abile ed arguta scelta fatta dal consiglio comunale:

Andrea Miglioranzi: Tre mesi di carcere per istigazione all’odio razziale, leader degli skinhead, dirigente della Fiamma Tricolore, membro del gruppo musicale “Gesta bellica”, che come pezzi culto ha canzoni dedicate a Erik Priebke (“Il capitano”) e a Rudolph Hess (“Vittima della democrazia”). Quale curriculum migliore per far parte dell’Istituto per la resistenza di Verona? La splendida idea di nominare il 35enne Andrea Miglioranzi («Fascista? Per me è un termine molto caro») come rappresentate del Comune all’ente fondato nel 1998 che ha tra i compiti quello di «raccogliere testimonianze di partigiani» è venuta alla maggioranza del consiglio comunale. Ancora elettrizzati dalla fresca nomina dopo l’elezione a sindaco dell’astro nascente della Lega Flavio Tosi (quello che come prima cosa ha cacciato gli «zingari» dalla città), i consiglieri della destra si sono sentiti di osare. (Continua a leggere qui)

Prossimamente: Moggi al comitato per l’etica sportiva, Bossi all’accademia della Crusca come direttore e Casini presidente del comitato di ricerca sulle Staminali.

Ok: well done. Menti illuminate da una lampadina rotta.

Tesi 2.0

Mi sto rimettendo in pari con i blog che seguo e ho trovato un interessante post su MarketingArena: un giovande della bocconi che sta facendo una tesi e ha bisogno di fare delle interviste e riempire questionari: grazie ad un blog e ai suoi lettori una tesi si risolve, evitando di andare di fermare persone per i portici e coinvolgendo persone felici di dare una mano.

La tesi diventa un prodotto collettivo che vivrà di spunti anche che all’autore non sono venuti in mente: una tesi rizomatica (parola che piace tanto alla semiotica interpretativa). Penso che anche io mi darò, tra un anno, ad una tesi 2.0 coinvolgendo chi vuole nella produzionedi un testo sicuramente piùù sfaccettato di quanto una sola persona potrebbe produrre.

Potenza del web e dei blogger.

Festival Latinoamericando

Bentornati! Eccomi di ritorno dopo esami, pulizie di casa e viaggi verso casa.

Ieri sera Laura e Ilaria mi hanno portato ad Assago al Festival Latino Americando ed al concerto di Julieta Venegas.

La serata è iniziata con una giretto per il festival ed una “merenda” alle 19.30 con Churros e nutella. Con i dolcetti si è aperto lo stomaco e abbiamo optato per un ricco pranzo cubano veramente buono e con porzioni molto abbondanti, quasi da non riuscire a finire tutto, quasi. Il banchetto è finito con un caffè allucinante, il più buono che abbia mai bevuto: saporito, intenso, una vera prelibatezza. (Foto Flikr)

Dato che il concerto si profilava lontano abbiamo pensato: siamo a Cuba, vai con il Mojito (il mio drink preferito)! Anche questo eccellente: Laura mojito normale ed io mojito passion (mojito e passion fruit).

Giro per bancarelle e poi il concerto di Julieta Venegas, artista messicana di Tijuana: bello bello bello. Date un occhiata ai video per farvi un’idea del genere (YouTube è un invenzione mitica). Io penso mi comprerò il cd.


A fine concerto un frullato e un caffè: Laura ha provato la Lucuma, un frutto strano ma buono, ed io Papaya.

Consiglio: il volantino dice che il festival apre alle 18, ma prima delle 20 è quasi deserto: sono latini, un popolo civile e si vive dalle 22 in poi.

Letargo

Bene, con oggi dichiaro concluso il ciclo estivo degli esami e fino a settembre basta. Ora vado a dormire che sono in debito di sonno

Ricomincerò a scrivere sul blog non appena mi sveglio, verso le 5…

di sabato.

W la gnocca

Dopo averci deliziato per anni con le sue sfolgoranti uscite negli anni in cui era al capo del governo (corna ai giornalisit, dare del kapò a europarlamentari, fare il playboy con una ministra finlandese, dire che siamo coglioni, per citarne alcune), Berlusconi mostra di essere un uomo coerente e continua nella sua impresa anche mentre si trova all’opposizione: rendere l’Italia più ridicola di quanto non sia già.

Dopo aver dimostrato l’ulteriore abbassamento della cultura italiana con le sue “stronzate” (ai giovani linguaggio da giovani, ottimo messagio: ragazzi non usatele solo tra voi, ma parlate così anche in ambienti istituzionali) oggi l’ultima geniale uscita: commentando la Tatcher, “Se fosse stata una bella gnocca me ne ricorderei”. Ma stiamo scherzando?

E questo sarebbe un politico? Pioniere della comunicazione e incantatore (sono il primo a riconoscere i suoi meriti nel campo della pubblicità e nel’innovazione dell’immagine politica)

Ovvie le lamentele da parte dei giornali e dei cittadini di sua maestà britannica