La creazione del nemico


Oggi il ministro Brunetta ha fatto delle dichiarazioni molto forti (articolo corriere). Più spaventosi ancora delle sue frasi, dal mio punto di vista, sono i commenti che si trovano su “Il giornale”.

Spaventosi, ma non sorprendenti: è sempre lo stesso popolo che seguiva Mussolini senza preoccuparsi delle conseguenze sia su scala globale che nazionale. Devo dire che si possono trovare diversi punti di contatto tra i due governi:
  • incapacità di leggere la storia: due governi che puntano, anche se in modo diverso, alla sovranità della nazione, all’autarchia, all’innalzare barriere contro “gli altri”, non capendo quanto la contaminazione sia sempre più necessaria per lo sviluppo;
  • uso dei media per la creazione del consenso: l’uso della radio, dei canti e dei manifesti del fascismo non sono molto diversi dai moderni media: creano consenso e raccontano la verità che le persone vogliono sentire;
  • la paura dei comunisti: un fantomatico nemico.
L’ultimo punto è il più importante per capire come si stia arrivando alla radicalizzazione dello scontro, soprattutto dei sostenitori del PDL: è merito della sinistra.
In passato si rideva e si scherzava sul fatto che Berlusconi fosse l’unico in grado di compattare tutte le forze della sinistra, ma non si è capito quanto il processo di identificare Berlusconi con il male abbia giovato alla sua causa.
In un mondo creato dalla comunicazione, una storia raccontata diventa vera, un nemico continuamente nominato diventa forte ed i suoi sostenitori possono riconoscersi in lui. Un gruppo si autodefinisce quando si confronta con il diverso: la sinistra gli ha fornito questa possibilità opponendosi a lui in ogni modo.
Invece di lasciarlo sfogare e creare un’alternativa, lo ha criticato (giustamente) focalizzandosi sul fatto che avesse torto, non fosse adatto alla vita politica e non fosse uomo delle istituzioni e dello stato.
Ma queste caratteristiche non interessano, o meglio, non interessano alla maggioranza delle persone che votano.
E’ sufficiente prendere la piramide di Maslow per comprendere appieno questo concetto: immaginiamo che non sia solo una piramide dei bisogni dell’individuo, ma sia anche una piramide elettorale. Per ottenere i voti dalla base, che rappresentano la maggioranza, non dovrai proporre valori etici, ideali e proposte astratte, ma dovrai puntare sul concreto.
Per creare questa frattura tra PDL e resto del mondo ci sono voluti degli anni: quanto ci vorrà prima che la frattura si rimargini? Sarebbe responsabilità dello stato, ma non credo che questo rientri tra le sue priorità, al momento essere il nemico e creare un fantomatico oppositore (gay, comunisti, cattocomunisti, stranieri) va più che bene per la sua politica.

Festa Democratica senz’anima

Ogni anno vado alla “festa dell’Unità” (AKA “Festa Democratica”) e quella di quest’anno, a livello comunicativo, ha raggiunto i minimi storici.

Due domande fondamentali: A cosa serve questo evento?  Cosa stai raccontando alla gente?

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Ottimo stand dei vini alla festa dell’Unità

Lo so, non si chiama più così, ma per me la “Festa democratica” non esiste, è un invenzione fittizia: a livello affettivo rimarrà sempre “Dell’Unità”.

La vera ragione per andarci quest’anno è sicuramente legato allo stand dei vini, molto interessante. Questi sono i vini che ho assaggiato ed erano veramente buoni:

  • Riparossa montepulciano degli “Illuiminati”
  • Nero d’avola delle “Masserie Traione”
  • Rosso di Montalcino della” Al Colle”
  • Vin Santo di “Antinori”
  • Moscato Passito della “Araldica”

Il mio preferito è il Riparossa, un rosso meraviglioso. Se avete l’occasione venita a fare un salto allo stand dei vini, la festa dura fino a questa domenica (19-7)

La festa è qui:

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Coerenza, reputazione e successo

Su FriendFeed è iniziata una discussione molto interessante: In politica è importante la reputazione? C’è una relazione tra reputazione e succcesso elettorale? Se non è così, la maggior parte delle conversazioni che facciamo non sono teoriche ed inutili?

Ora vorrei riflettere con voi su questo argomento: reputazione e successo.

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La crisi: se non la gestisci sarà qualcun altro a farlo

Qualora sorgano problemi è meglio affrontarli direttamente. La rete non t’ignorerà se tu la ignori, parlerà comunque di te, solo che non avrai la possibilità di difenderti se non sarai presente.

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L’appuntamento secondo lui e lei via blog

IL BLOG DI LEI
Caro Blog, tra noi va male, penso abbia un’altra. Questa sera mi è venuto a prendere, ma era imbronciato e silenzioso. Durante il viaggio in macchina rispondeva a monosillabi. Arrivati al ristorante la situazione non è cambiata: non mi guardava negli occhi e giocava con il cibo; mi sarei messa a piangere, non mi considerava.
Quando siamo arrivati a casa gli ho chiesto se voleva salire da me. Inaspettatamente ha detto di sì! Nel mio appartamento abbiamo fatto l’amore, ma subito dopo, taciturno se n’è andato.
Ormai lo so, ha un’altra.
IL BLOG DI LUI
Il Milan ha perso. Per lo meno abbiamo scopato.
(post ispirato da una vecchia barzelletta e dalle meravigliose lezioni di “Me Parlare Donna” blog da seguire per iniziare con un sorriso la settimana)

GNI: io li odio i nazisti dell’Illinois

A me questi del GNI non ispirano particolare sicurezza.

Calcolando poi le notizie uscite in questi giorni c’è poco da stare allegri
Non so voi ma io ho paura e mi vergogno profondamente
Se dovessi vedere una ronda sarei molto tentato nel tenere il comportamento dei fratelli Blues

C’è un nuovo blog in città

Ho aperto il mio secondo Blog: Comunicare Stanca, su wordpress.

Questo mio primo blog non ha mai avuto un identità fissa, è sempre stato il depositario di tutto quello che mi passava per la mente, in modo un po’ caotico: Comunicare Stanca invece sarà dedicato solo alla comunicazione, alle analisi che faccio ed alle riflessioni sulla comunicazione che mi verranno in mente. Un blog monotematico quindi.
Questo blog non chiude, verrà aggiornato quando avrò qualche riflessione importante da condividere con voi. Per tutto quello che è inerente al mondo comunicativo ora sapete dove trovarmi

Magic Italy

 

Sta girando in rete quello che si suppone essere il nuovo logo per il portale dedicato al turismo italiano, l’erede dello sfortunato Italia.it. Per quanto incredibile l’erede si prospetta peggiore del suo predecessore.

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Elezioni Europee tra 2004 e 2009

Il PdL è il primo partito in Italia con il 35,5%, segue il PD con il 26,4%. Troviamo la Lega con un notevole 10,2%, IdV con 8% e UdC con il 6,5% a chiudere.

Una tabella delle variazioni rispetto al 2004
Partito
2004
2009
variazione
variazione in %
PD
10.105.836
8.004.786
-2.101.050
– 20,8 %
PdL
10.542.851
10.801.410
258.559
+ 2,4 %
Lega Nord
1.613.506
3.126.600
1.513.094
+ 93 %
UDC
1.914.726
1.996.130
81.404
+ 4,1 %
IdV
695.179
2.450.389
1.755.210
+ 252 %
Possiamo vedere come la vera astensione sia stata quella degli elettori del PD che ha ben poco da gioire e, più che riflettere sulle cause della debacle, ormai note, dovrebbe mettere in atto quei cambiamenti auspicati.
Vedremo cosa succederà in Europa adesso. Da segnalare l’assenza del programma in Europa del PdL. Di seguito invece quelli di tutti gli altri partiti eletti:
A voi i commenti: questo post è volutamente sintetico e freddo. Solo dati.